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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

La mobilitazione degli studenti di Milano: "Cittadinanza italiana a chi va a scuola qui"

Martedì 24 maggio flash mob e striscioni per chiedere una nuova legge

Cittadinanza italiana per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi che frequentano scuole e università in Italia. Questa la richiesta al centro della mobilitazione, partita martedì 24 maggio dall'Istituto Giacosa del parco Trotter di Milano, attraverso la quale insegnanti e studenti hanno chiesto una riforma che eviti ai più giovani problemi burocratici e difficoltà che ostacolano la loro integrazione.

L'iniziativa è stata organizzata a livello nazionale in occasione della calendarizzazione della riforma della legge sulla cittadinanza alla Camera. Il provvedimento, cosiddetto 'Ius Scholae', era stato votato a marzo in bozza in Commissione, sostenuto da una larga maggioranza, da Sinistra Italiana a Forza Italia. La Rete per la riforma della cittadinanza insieme chiede ai partiti un’immediata presa di responsabilità per portare subito in aula la legge.

Il 24 maggio segna l'inizio di un mese di iniziative in tutt'Italia, per mostrare che il nostro Paese è già ampiamente a favore di questa riforma, considerata dagli attivisti "il minimo sindacale nell’avanzamento dei diritti di cittadinanza". "Abbiamo deciso di partire proprio dalle scuole, dove un recente sondaggio ha mostrato che l’85% degli studenti e delle studentesse è a favore dello ius scholae - spiegano gli organizzatori della mobilitazione -. Accanto agli studenti ci sono docenti e dirigenti".

In prima linea l'istituto comprensivo Casa del Sole di Milano, celebre esempio di integrazione in un quartiere con una forte presenza di persone di origine straniera. "È intollerabile che i nostri studenti si debbano scontrare con problemi burocratici che li escludono dalle attività didattiche e rendono più difficile l’integrazione  -dichiara Francesco Muraro, dirigente dell’Ic Giacosa -. La differenza che costruisce questo Paese tra chi ha la cittadinanza e chi ancora non ce l’ha, proviamo ad abbatterla ogni giorno all’interno delle mura di questa scuola, ma questo non basta: è necessario approvare la riforma il prima possibile”.

"Se siamo qui è per schierarci dalla parte giusta della storia - ha detto uno studente del liceo scientifico Einstein di Milano -, con questa campagna nazionale che rivendica il riconoscimento di giovani nati o cresciuti in Italia". A prendere parte alla manifestazione anche i liceali del Parini.“Da oggi torniamo nelle scuole e nelle piazze per un mese di mobilitazioni, fino all’approvazione della riforma. Sui nostri social abbiamo già lanciato una nuova challenge con l’hashtag #ItaliaDimmiDiSì, anche utilizzando TiktoK per coinvolgere i più giovani - le parole di Eva Ugiagbe, attivista della Rete -. Questa iniziativa ha già sortito un primo effetto: abbiamo incontrato alle 12 con una delegazione il presidente Brescia (Giuseppe Brescia, presidente Commissioni Affari Costituzionali alla Camera, ndr), che ci ha comunicato che domani ci sarà la conferenza dei capigruppo alla camera. Chiediamo che sia decisiva per la calendarizzazione".

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