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L'estremista islamico espulso dal Cpr di via Corelli a Milano

A comunicarlo via Twitter, oggi X, è il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi

"Un egiziano di 24 anni, estremista islamico e sostenitore della Jihad, dopo essere stato trattenuto presso il Cp di Milano, è stato rimpatriato nel suo Paese". A comunicarlo è il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

Il Cpr 'commissariato'

Di recente è stato confermato che la Martinina srl resta sotto sequestro. Il Tribunale del Riesame di Milano ha infatti dichiarato "inammissibile" il ricorso presentato dalla srl, la società con sede a Salerno che gestiva fino a metà dicembre scorso il centro di permanenza rimpatri di via Corelli a Milano, contro il sequestro del ramo d'azienda, disposto d'urgenza dai pm Paolo Storari e Giovanna Cavalleri e confermato dal gip Livio Cristofano nell'inchiesta per frode e turbativa che ha fatto emergere le condizioni "disumane" per i migranti.

Confinati: cronache dal Cpr di Milano

La decisione dei giudici Amicone-Alonge-Magelli è arrivata dopo l'udienza del 12 gennaio di discussione sul ricorso, presentato dal legale Michele Sarno. Il Cpr, dopo la convalida del sequestro il 21 dicembre, è gestito ora da un amministratore giudiziario, il commercialista Giovanni Falconieri. Il gip, tra l'altro, con un altro provvedimento distinto, sempre su istanza dei pm, ha disposto anche il divieto per la srl di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno.

Gli inquirenti, dopo un'ispezione nel Cpr il primo dicembre, hanno scoperto anche che la Prefettura di Milano, il 13 novembre, aveva "rinnovato il contratto" con l'azienda - che aveva già vinto l'appalto da circa 4,4 milioni di euro nel 2022 - per la gestione del Centro per un altro anno, fino al 31 dicembre 2024. Da qui la necessità, per la Procura, di bloccare "la situazione di illegalità in atto" che "ha pesanti conseguenze" sui migranti.

Siamo entrati nel Cpr di via Corelli a Milano

L'inchiesta condotta dai finanzieri ha fatto emergere che, nel Cpr milanese, le condizioni di detenzione sono pessime, tra cibo avariato, abuso di psicofarmaci, malati non curati, situazione igienica allo sfascio, tanto che il consiglio comunale di Milano si è espresso per l'immediata chiusura del centro. Come fosse il Cpr di via Corelli, tuttavia, era già emerso grazie ad alcune inchieste giornalistiche, anche di MilanoToday.

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