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Cronaca

Morire per una partita a carte: Lorenzo ucciso con colpo alla gola

Lorenzo Cenzato, 18 anni, stava giocando a carte con il proprio aggressore, un minorenne sudamericano. Poi qualcosa ha scatenato l'ira dello straniero: un solo colpo mortale, con un collo di bottiglia rotto

Morire per una partita a carte. Sarebbe nato tutto da una briscola il furibondo litigio tra Lorenzo Cenzato, 18 anni di Sovico (un Comune di 8mila anime nel Monzese) e un giovane sudamericano di 17 anni. Cenzato è stato ucciso con un fendente alla carotide con un collo di bottiglia rotto. Inutili i soccorsi immediati e l'intervento dell'elisoccorso da Como; il giovane è spirato pochi minuti dopo l'aggressione. Troppo profonda la ferita all'arteria.

I carabinieri di Monza e Biassono hanno immediatamente fermato un equadoriano, presunto assassino. Lo straniero è stato interrogato a lungo. Si cerca di capire cosa possa essere successo. Si sa che Cenzato era insieme a qualche amico nella piazzetta del paese, dove ci sono giardinetti, la biblioteca e la sede del Comune. Era metà pomeriggio. I giovani conoscevano il sudamericano, che è arrivato in scooter poco dopo.

Qui avrebbero iniziato una partita a carte. Poi forse un'offesa, una parola di troppo, o una vecchia ruggine. A quanto è emerso, il sudamericano avrebbe preso una bottiglia, l'avrebbe spaccata e, con il vetro tagliente, avrebbe assestato un unico colpo alla carotide di Cenzato. Poi sarebbe fuggito. Subito chiamati i soccorsi, gli uomini del 118 hanno cercato a lungo di rianimare il giovane. Ma non c'è stato nulla da fare.

Lorenzo, classe '93, aveva appena finito le superiori e avrebbe voluto diventare agronomo. Giocava a basket ed è ricordato come un giovane tranquillo, sempre sorridente, che non aveva mai dato problemi. Il paese è in lutto; il 18enne era conosciuto e benvoluto da tutti.

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