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Lunedì, 29 Aprile 2024
La storia

Luca Gatti e Giuseppe Muscarella: i colleghi morti nel giro di poche ore

Il dramma a Castelfidardo, in provincia di Ancona: il primo a morire è Gatti, originario di Milano. Poco dopo muore il collega, quando scopre la tragica notizia

Luca Gatto è morto nel sonno. Giuseppe Muscarella, il collega, muore poco dopo, quando scopre la notizia. La doppia tragedia arriva da Ancona, come racconta Today.

Un operaio di 48 anni è morto in casa nel sonno, dopo il turno di lavoro. E mentre in fabbrica la drammatica notizia ha cominciato a diffondersi, un collega è stato colto da un malore: soccorso, è morto in ambulanza durante il trasporto in ospedale. È la doppia, tragica fatalità avvenuta nel giro di poche ore, martedì 28 novembre, a Castelfidardo (in provincia di Ancona). I due - Luca Gatto e Giuseppe Muscarella - erano colleghi all'azienda Somacis, dove si producono circuiti stampati.

Luca Gatto e Giuseppe Muscarella, i due colleghi morti per un malore

Due operai, due amici segnati da un tragico destino comune. Entrambi sono morti nelle scorse ore dopo aver accusato un malore. Luca è deceduto nel sonno, nella sua abitazione a Porto Recanati (Macerata). L'uomo, 48 anni, era rientrato da un turno di lavoro e aveva deciso di mettersi a letto per riposare. Un malore improvviso non gli ha lasciato scampo. Nonostante i disperati tentativi dei soccorritori del 118, per lui non c'è stato nulla da fare.

La notizia è giunta poco dopo a Giuseppe Muscarella, collega 54enne di Gatto nella Somacis. Giuseppe, forse per il troppo dolore, ha accusato un malore mentre si trovava in azienda e si è accasciato a terra. Inizialmente le sue condizioni non sono sembrate preoccupanti: sempre cosciente, l'uomo è stato caricato in ambulanza per il trasporto in ospedale. Durante il tragitto, però, le sue condizioni sono peggiorate e il 54enne è deceduto.

Luca Gatto, grande appassionato di calcio e tifoso dell'Osimana, lascia la moglie e il figlio Alessio. Giuseppe Muscarella, residente a Potenza Picena (Macerata), lascia la moglie e il figlio Mattia. Era originario di Milano e per lungo tempo aveva lavorato in uno stabilimento della Somacis in Lombardia, ma dopo la chiusura si era trasferito nelle Marche, qualche anno fa, per lavorare nella fabbrica nella zona industriale di Cerretano, a Castelfidardo. Le due salme sono a disposizione dell'autorità giudiziaria e nelle prossime ore potrebbe essere effettuato l'esame autoptico.

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