Pesca di frodo nel Lambro, anche 800 chili al giorno
Si indaga su un gruppo di bracconieri che agisce con barche e reti
Si sa che a Milano, in alcuni mercati semi autorizzati, viene venduto pesce. Esempio tipico, il mercato dell'est a Cascina Gobba. Si sa anche, o comunque lo sanno quelli più attenti, che questo pesce viene pescato nei dintorni della città, ad esempio nel Lambro. Quello che però forse non si poteva prevedere è che questa operazione di pesca viene fatta in grande stile, da veri e propri bracconieri.
Ora le forze dell'ordine stanno indagando: alcune segnalazioni di pescatori privati parlavano di barche in mezzo al Lambro e di reti da pesca per depredare il fiume. Tutto ciò è vietato. Obiettivo delle "retate" (nel senso letterale del termine) sarebbero siluri, ma anche carpe e tinche. Si parla - anticipa Repubblica - di 800 chili al giorno, una quantità industriale. Che poi viene rivenduta nei mercati in maniera illegale e senza alcun controllo sanitario.
E' già avvenuto un primo avvistamento: il 30 ottobre, alcune persone sono state messe in fuga dai pescatori a San Zenone al Lambro, mentre stavano caricando pesci su un furgone.