Prete pedofilo, il Vaticano pone il segreto sugli atti
La procura di Cremona non potrà riceverli
Il Vaticano non concede ai giudici gli atti su don Mauro Inzoli (accusato di pedofilia e già "punito" dalla chiesa). La vicenda dell'esponente di Comunione e liberazione, che ora non può più dimorare nella diocesi cremonese, è stata infatti come "stoppata" dal Vaticano, che ha deciso di apporre il cosiddetto "sub secreto pontificio" sulla vicenda.
Al sacerdote, il vescovo di Crema Oscar Cantoni aveva imposto una vita di "preghiera e umile riservatezza", con alcune restrizioni. Ora la decisione della Santa Sede di non trasmettere alcuni atti alla procura di Cremona.
Recentemente don Inzoli aveva suscitato clamore per avere partecipato, tra il pubblico, a un convegno ospitato dalla regione Lombardia e accusato di sostanziale omofobia.
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