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Cronaca

Milano, prete a processo per pedofilia: la Diocesi accusata di “omessa vigilanza”

Il processo è iniziato nei giorni scorsi e alla prima udienza è arrivata l'accusa per la Diocesi

È iniziato il processo a carico di don Mauro Galli, l’ex prete di Rozzano e Legnano accusato di pedofilia per presunti abusi su un ragazzino. 

Nel 2011 - stando alla denuncia presentata dalla vittima, che all’epoca dei fatti era quindicenne - il don avrebbe avuto atteggiamenti ambigui con il giovane, arrivando a dormire con lui nel letto matrimoniale di una casa di proprietà della chiesa di Sant’Ambrogio a Rozzano. 

La querela contro il sacerdote era stata presentata nel 2014, quando don Galli aveva già fatto altre esperienze a Legnano - dove è stato vicario parrocchiale e incaricato della Pastorale giovanile - e al Niguarda, dove ha ricoperto il ruolo di cappellano dell’ospedale. 

Alla prima udienza del processo, i legali della presunta vittima hanno tirato in ballo anche la Diocesi di Milano - responsabile proprio dei trasferimenti di don Galli -, che potrebbe trovarsi a rispondere dell’accusa di “omessa vigilanza”. 

La stessa Diocesi, però, ha spiegato la propria posizione in un comunicato ufficiale. “La diocesi e la parrocchia di Rozzano – si legge nella nota – hanno gestito il caso con scrupolo e coscienza, provvedendo cautelativamente a sollevare don Mauro Galli dal ministero e a trasferirlo a Roma per completare i suoi studi. Il trasferimento - sottolinea la Curia - è avvenuto diversi mesi prima che fosse presentata la denuncia querela da parte del legale del giovane, intervenuta solo nel luglio 2014. Tutto questo in attesa che la giustizia faccia luce con il processo penale”.

Il processo penale ora è partito, ma le accuse - sia alle don, sia alla Diocesi - sono tutte da dimostrare. 

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