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Il processo

I figli di Berlusconi contro l'ex olgettina che voleva 1 milione di euro

In cambio del suo silenzio ai processi, la donna voleva un milione di euro

Non ci stanno i cinque figli di Silvio Berlusconi (Pier Silvio, Marina, Barbara, Eleonora e Luigi)  si costituiscono parte civile nel processo a carico di Giovanna Rigato, ex olgettina accusata di aver tentato di estorcere un milione di euro allo scomparso senatore e leader di Forza Italia. L'udienza di martedì nel Tribunale di Monza poteva essere l'ultima se gli eredi avessero deciso di ritirare la querela.

Rigato intanto, difesa dall'avvocato Stefano Gerunda e dal collega Corrado Viazzo, ha finora sempre negato ogni addebito riguardo la presunta estorsione. Nello specifico, l'accusa sostiene che Rigato avrebbe chiesto nel 2007 a Berlusconi, in cambio del suo silenzio ai processi, una somma di un milione di euro in un incontro a Villa San Martino ad Arcore, scenario delle feste al centro del procedimento giudiziario da cui il fondatore di Forza Italia è uscito poi assolto. Rigato era già beneficiaria di un paio di migliaia di euro mensili che Berlusconi versava a lei come ad altre ragazze invitate alle serate.

Quella di martedì è stata la terza udienza del processo. Nelle prime due Berlusconi non si era presentato per problemi di salute. Si torna in aula il prossimo 17 aprile.

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