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Protesta dei precari della giustizia a Milano: "Basta andare avanti come tirocinanti"

Solo in Lombardia sono duecentocinquanta i lavoratori che, dal 2010 in avanti, hanno fatto una sorta di "tirocinio" negli uffici giudiziari supplendo alle pesanti carenze di organico

I precari della giustizia hanno organizzato un presidio per sollecitare un confronto con il ministro Andrea Orlando sul destino di chi rischia di restare senza lavoro per effetto del concorso indetto dal dicastero di via Arenula sull'assunzione di mille persone tra cancellieri e personale amministrativo. L'appuntamento è per sabato mattina davanti alla Prefettura di Milano.

"Vogliamo che il prefetto faccia pressione sul ministro della Giustizia, che solleciti un tavolo", chiarisce Felicia Russo, coordinatrice regionale Fp Cgil Lombardia, che precisa: "Il concorso previsto, pur fatto positivo, lascia però fuori tante persone e noi chiediamo che si trovi una soluzione per tutti".

Solo in Lombardia sono duecentocinquanta i lavoratori che, dal 2010 in avanti, hanno fatto una sorta di "tirocinio" negli uffici giudiziari supplendo alle pesanti carenze di organico. "Questi lavoratori - afferma ancora la sindacalista - hanno acquisito competenze e professionalità. L'età media (cinquant'anni) non li agevola nel trovare altre ricollocazioni. Né loro ambiscono a diventare esodati, senza lavoro e senza pensione. Quale prospettiva si vede per loro? Saranno assorbiti? O ci saranno altri concorsi? Per questo il nuovo presidio di domani e il nuovo pungolo al ministro Orlando perché apra il confronto".

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