Revenge porn, l'allarme della polizia: massima prudenza, ancora di più in tempo di lockdown
La polizia spiega che rimuovere le immagini dal web a volte è missione quasi impossibile
In tempo di quarantena la polizia postale invita i cittadini a fare più attenzione mentre navigano su internet, soprattutto nella condivisione delle proprie immagini. Negli ultimi mesi, la polizia comunica di aver ricevuto diverse denunce inerenti a vicende di diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite: il reato è quello del cosiddetto ''revenge porn'', disciplinato dall'articolo 612 ter del codice penale, che punisce chiunque diffonda, ceda o invii sul web immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone interessate.
La Polizia di Stato, soprattutto nella situazione attuale di lockdown in cui si trascorre molto tempo on-line, invita alla massima prudenza, cercando di evitare l'invio di immagini o video di contenuti intimi e ricordando che, qualora i soggetti coinvolti siano minori, sussistono fattispecie di pornografia minorile.
#PoliziaPostale negli ultimi mesi ha ricevuto diverse denunce per diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite. È il reato del #revengeporn e punisce chiunque diffonda immagini o video senza consenso degli interessati.
— Polizia di Stato (@poliziadistato) April 16, 2020
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Le forze dell'ordine evidenziano che, oltre all'eventuale pericolo di un successivo uso illecito, spesso con il fine di ritorsione o di vendetta, da parte di chi riceve le immagini vi è, altresì, un problema legato alla sicurezza dei dispositivi. Infatti, soggetti terzi malintenzionati possono accedere abusivamente ad uno dei dispositivi acquisendone il contenuto per divulgarlo o per ricattare la vittima. Insomma, massima attenzione: è molto importante denunciare immediatamente alla polizia quanto subìto poiché solo un intervento tempestivo può evitare l'ulteriore divulgazione delle foto o del video.
Al fine di garantire un efficace intervento, all'interno della Polizia Postale operano squadre di poliziotti specializzati nel contrasto di questi fenomeni, esperti soprattutto nell'ambito delle piattaforme di social network e messaggistica. La Polizia consiglia, a chi è in difficoltà, di segnalare il problema qui. I minorenni sono le vittime più esposte e più vulnerabili: gran parte della loro vita di relazione si è progressivamente strutturata attraverso i social network e costruita attraverso la condivisione di immagini.