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Cronaca Garibaldi / Piazza Sigmund Freud

Ragazzo sfregiato (per sempre) al volto dal branco: il video della brutale aggressione

L'aggressione lo scorso 6 agosto. Martedì arrestati gli undici uomini che lo avevano colpito

Le provocazioni sul treno. Il primo raid nel sottopasso ferroviario, con la reazione della vittima designata. Poi la trappola, le botte e il colpo al volto. Undici uomini - tutti cittadini egiziani tra i 19 e i 36 anni - sono stati arrestati nelle scorse ore a Milano perché accusati di aver picchiato e sfregiato un giovane ucraino di 19 anni, che nel pestaggio aveva riportato una ferita al volto, medicata con ottanta punti di sutura. 

La violenza era esplosa nel pomeriggio del 6 agosto scorso. Gli aggressori e la vittima si erano incrociati su un treno di ritorno da Lecco, dove il 19enne aveva trascorso la giornata insieme ad alcuni amici. Stando a quanto ricostruito dalle indagini della squadra mobile e della Polfer, il branco (composto a bordo treno da 5 giovani, mentre la compagnia di ucraini era composta da 3 ragazzi e 2 ragazze) aveva iniziato a provocare i rivali ancora a bordo del convoglio, per poi passare ai fatti sotto i binari della stazione di Garibaldi. Lì, infatti, i rapinatori avrebbero preso di mira in particolare il 19enne, facendogli uno sgambetto e rubandogli gli occhiali, che lui però è riuscito a riprendersi reagendo.

Una volta in piazza Freud, però, era scattato il raid brutale, violento. Alcuni componenti del gruppo, infatti, avevano preceduto il ragazzo e i compagni riuscendo a radunare fuori dallo scalo ferroviario altri complici, trovati nella vicina piazza Gae Aulenti. Quando il 19enne era uscito, erano pronti al massacro: avevano già raccolto bottiglie di vetro dai cestini e si erano sfilati le cinture. Il ragazzo aveva provato a parlare con uno di loro, ma da piazza Aulenti erano arrivati di corsa in tre, che avevano iniziato a colpirlo con calci, pugni e un fendente sferrato con un coccio di bottiglia al volto, che gli aveva causato un taglio dalla fronte al mento. Dopo aver portato via alla vittima un borsello con dentro uno smartphone e il portafogli, il branco, composto da circa una ventina di persone, aveva fatto perdere le proprie tracce.

Grazie alle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza e ai racconti di alcuni testimoni, i poliziotti della sezione reati contro il patrimonio sono pian piano riusciti a stringere il cerchio attorno agli aggressori: quelli finiti in manette sono coloro che, dai video, hanno effettivamente picchiato il giovane. Tutti con permesso di soggiorno valido o in rinnovo, tranne che in un caso (con permesso scaduto nel 2017). Tre del branco erano stati arrestati a settembre per una rapina a una coppia, un altro era stato arrestato per rapina in corso Como. Uno è stato catturato mercoledì mattina a Potenza, perché si è presentato in questura per il rinnovo del permesso di soggiorno.

Il 19enne ferito porterà per sempre sul volto i segni di quel pestaggio. 

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