“Se il truffato non si ritiene tale, il reato non esiste. Senza un’analisi dei conti correnti della maga non avremmo avuto idea dell’esistenza di altre persone perché nessuno aveva sporto querela”. Così a Dossier Alberto Conte, capitano della Guardia di finanza di Gallarate che ha indagato sul caso di Asia Azzurra per una frode da milioni di euro
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