Per i debiti di Asam, la Provincia pensa ad un bond da 100 milioni di euro
La Provincia di Milano starebbe valutando la possibilità di un bond da 100 milioni di euro, per riequilibrare la situazione economico-finanziaria della Asam. La holding che fa capo alla pubblica amministrazione, ha un forte indebitamento ed è esposta per quasi 200 milioni con alcuni creditori
Sarah Piglia
17 settembre 2009 14:49
Asam (Azienda Sviluppo Acqua e Mobilità) è una holding controllata dalla Provincia di Milano e che ha partecipazioni in Serravalle e la Tem (tangenziale Est Milano) e che si dovrebbe occupare di progetti per lo sviluppo del trasporto pubblico. L'azienda da diverso tempo non naviga in acqua particolarmente calme: l’esercizio 2008, approvato dai vertici societari durante l'ultima assemblea, si è chiuso con una perdita di circa 9 milioni di euro e la società è esposta per 180 milioni di euro (80 milioni con alcune banche – Dexia e Bnl – e 100 milioni con la Provincia di Milano).
I vertici aziendali propongono da tempo, lo hanno già fatto anche alla giunta Penati, l’emissione di un bond da 100 milioni di euro. L’obbligazione dovrebbe avere un tasso del 5,75% circa e dovrebbe essere garantita da una fideiussione rilasciata dalla Provincia.
Abbiamo chiesto a Mauro Introzzi, analista finanziario di Soldionline.it, di spiegarci tecnicamente in che cosa consiste questa operazione: "La società si indebiterebbe, attraverso un bond, per 100 milioni di euro. Lo strumento in questione, e quindi la solvibilità dell'emittente, saranno garantiti dalla provincia. Una manovra necessaria per tenere basso il costo del debito”.
Finanziariamente parlando, ci spiega Mauro Introzzi “Asam non farebbe ne più ne meno di quanto hanno fatto nei giorni scorsi molti big di Piazza Affari. Nomi importanti dell'economia italiana, come Eni, Enel, Fiat e Generali. Complici dei tassi considerati relativamente poco onerosi e una grande liquidità disponibile, sono state molte le società ad essere tornate sul mercato delle obbligazioni. Società spinte soprattutto dalla possibilità di rifinanziarie l'indebitamento esistente a condizioni migliorative, allungare i tempi medi del debito o riequilibrare la propria struttura finanziaria”.
In parole molto povere se Podestà e soci dovessero dare il via libera a questa operazione, la Provincia si impegna a rimborsare chi sottoscriverà questa emissione obbligazionaria in caso Asam non dovesse riuscirci. Ora rimane da capire se la Provincia di Milano è propensa a portare avanti questa operazione e se lo è, conscia delle difficoltà finanziarie di Asam, perché avrebbe avvallato un aumento di stipendio dei dirigenti dell’azienda di 52mila euro.
Durante l’assemblea del 29 maggio scorso della società infatti, è stato deliberato un aumento di stipendio per gli amministratori per i vertici aziendali di 52mila euro lordi l’anno, perché “si ritiene che al presidente debba essere riconosciuto un adeguato compenso anche attraverso un’indennità annuale” si legge nel verbale dell’assemblea.
Abbiamo chiesto delucidazioni sulla questione a Massimo Gatti, consigliere provinciale della lista civica “Un’altra Provincia”, presente in consiglio sia con la giunta Penati che con quella nuova di Podestà. Gatti ha prima di tutto sottolineato che a lui l’ipotesi bond non risulta in calendario nell’immediato futuro, per poi affermare: “Sono assolutamente contrario ad affrontare questi problemi “finanziari” senza avere chiarito che cosa Asam stia facendo per il trasporto pubblico, perché non mi risulta abbia fatto nulla. Non è una questione di quante perdite hanno accumulato o meno, queste cose non mi interessano, voglio che il consiglio provinciale eletto dal popolo abbia una rendicontazione dell’attività e di quello che si è fatto finora”. Prima quindi di farsi garante di qualsiasi prestito, Gatti ritiene che sia importante capire come poi verrà utilizzato.
Per quanto riguarda la questione del ritocco dello stipendio degli amministratori “Sono contrario ad iniziare dalla coda. La crisi poi imporrebbe maggiore sobrietà ai comportamenti individuali e di concentrarsi, se si è capaci, per combinare qualcosa per il trasporto”.
I vertici aziendali propongono da tempo, lo hanno già fatto anche alla giunta Penati, l’emissione di un bond da 100 milioni di euro. L’obbligazione dovrebbe avere un tasso del 5,75% circa e dovrebbe essere garantita da una fideiussione rilasciata dalla Provincia.
Abbiamo chiesto a Mauro Introzzi, analista finanziario di Soldionline.it, di spiegarci tecnicamente in che cosa consiste questa operazione: "La società si indebiterebbe, attraverso un bond, per 100 milioni di euro. Lo strumento in questione, e quindi la solvibilità dell'emittente, saranno garantiti dalla provincia. Una manovra necessaria per tenere basso il costo del debito”.
Finanziariamente parlando, ci spiega Mauro Introzzi “Asam non farebbe ne più ne meno di quanto hanno fatto nei giorni scorsi molti big di Piazza Affari. Nomi importanti dell'economia italiana, come Eni, Enel, Fiat e Generali. Complici dei tassi considerati relativamente poco onerosi e una grande liquidità disponibile, sono state molte le società ad essere tornate sul mercato delle obbligazioni. Società spinte soprattutto dalla possibilità di rifinanziarie l'indebitamento esistente a condizioni migliorative, allungare i tempi medi del debito o riequilibrare la propria struttura finanziaria”.
In parole molto povere se Podestà e soci dovessero dare il via libera a questa operazione, la Provincia si impegna a rimborsare chi sottoscriverà questa emissione obbligazionaria in caso Asam non dovesse riuscirci. Ora rimane da capire se la Provincia di Milano è propensa a portare avanti questa operazione e se lo è, conscia delle difficoltà finanziarie di Asam, perché avrebbe avvallato un aumento di stipendio dei dirigenti dell’azienda di 52mila euro.
Durante l’assemblea del 29 maggio scorso della società infatti, è stato deliberato un aumento di stipendio per gli amministratori per i vertici aziendali di 52mila euro lordi l’anno, perché “si ritiene che al presidente debba essere riconosciuto un adeguato compenso anche attraverso un’indennità annuale” si legge nel verbale dell’assemblea.
Abbiamo chiesto delucidazioni sulla questione a Massimo Gatti, consigliere provinciale della lista civica “Un’altra Provincia”, presente in consiglio sia con la giunta Penati che con quella nuova di Podestà. Gatti ha prima di tutto sottolineato che a lui l’ipotesi bond non risulta in calendario nell’immediato futuro, per poi affermare: “Sono assolutamente contrario ad affrontare questi problemi “finanziari” senza avere chiarito che cosa Asam stia facendo per il trasporto pubblico, perché non mi risulta abbia fatto nulla. Non è una questione di quante perdite hanno accumulato o meno, queste cose non mi interessano, voglio che il consiglio provinciale eletto dal popolo abbia una rendicontazione dell’attività e di quello che si è fatto finora”. Prima quindi di farsi garante di qualsiasi prestito, Gatti ritiene che sia importante capire come poi verrà utilizzato.
Per quanto riguarda la questione del ritocco dello stipendio degli amministratori “Sono contrario ad iniziare dalla coda. La crisi poi imporrebbe maggiore sobrietà ai comportamenti individuali e di concentrarsi, se si è capaci, per combinare qualcosa per il trasporto”.
Sarah Piglia
17 settembre 2009 14:49
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