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Domenica, 28 Aprile 2024
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L'azienda di scarpe Moreschi chiude: licenziati i lavoratori

La società ha deciso di chiudere il suo stabilimento produttivo a Vigevano

Chiude la Moreschi, storica azienda specializzata nella produzione di calzature di lusso, ha deciso di chiudere il suo stabilimento produttivo nella città della provincia di Pavia per spostare la produzione altrove. Stando a quanto denunciano dal sindacato "Cub tessili", sarebbe già stata aperta "una procedura di licenziamento per 59 lavoratori". A Vigevano dovrebbero restare attivi soltanto gli uffici, con una ventina di dipendenti "salvi".

"Già dal 2020 la famiglia Moreschi aveva ceduto la maggioranza delle quote a un istituto finanziario svizzero, la Harleys Ss, che - ricorda in una nota l'organizzazione sindacale - ha deciso di mantenere a Vigevano il polo progettuale ma di distribuire la produzione del manifatturiero in altre regioni, asserendo che la prevista svolta green sarebbe stata impossibile presso gli stabilimenti nel Pavese". Ma - rimarcano da Cub - "dopo rassicurazioni sul fatto che tutta la filiera sarebbe comunque rimasta a Vigevano, ora dai 300 dipendenti degli anni d'oro ne rimarranno solo 21".

Moreschi ha aperto il suo primo laboratorio proprio a Vigevano nel 1946, mentre il primo negozio monomarca fu inaugurato nel 1975 nel cuore di Milano, in via Manzoni. È "l'ennesima chiusura del tessile. Le aziende chiudono o passano in mani forti, spesso francesi", è il commento di Hazal Koyunquer, segretaria nazionale Cub tessili. "L'Italia brilla per assenza di un piano industriale e di risorse finanziarie per difendere un capitale umano e di capacità tecniche che tutto il mondo ci invidia. Infatti tutti fanno shopping da noi. Vigevano e Parabiago sono due capitali storiche della calzatura e vanno difese", le sue parole. Non senza un attacco a "governo e regione, che si guardano in giro e fischiettano". 

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