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Economia

Borse di studio per stage all’estero: due ragazzi di Milano voleranno in Canada e Inghilterra

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Andrea Ramella, diciannovenne al primo anno di Economia, e Giulia Sagrada, ventunenne al secondo di Psicologia, sono due ragazzi di Milano vincitori delle borse di studio messe a disposizione dalla WEP, organizzazione internazionale che promuove scambi culturali e linguistici nel mondo, per svolgere un tirocinio in un'azienda straniera.

I contributi, del valore di 1.000 euro, sono pensati per premiare dei risultati scolastici gli studenti più brillanti e meritevoli, facilitandogli l'accesso ai programmi di lavoro in un altro paese. Grazie allo Stage, infatti, gli studenti universitari, i neo-laureati o i giovani appena entrati nel mondo del lavoro, vengono seguiti, per un periodo determinato, nell'apprendimento di una professione, attraverso un percorso agevolato che gli permette di acquisire competenze nel settore di interesse.

Andrea partirà il 25 luglio e resterà per quattro settimane in Canada a lavorare per una ONG di Vancouver. Fra i suoi piani per il futuro c'è quello di diventare cooperante internazionale e, per completare il percorso di formazione, quest'anno ha deciso di intraprendere uno stage all'interno di un'associazione di beneficenza. Il ragazzo, infatti, dopo il primo soggiorno negli USA nel 2014 per migliorare l'inglese, lo scorso anno è andato in Sri Lanka per aiutare le popolazioni in difficoltà, attraverso un Viaggio Solidale della WEP. «Avendo fatto volontariato sul campo a Kendy, quest'anno volevo lavorare "dall'altra parte", vedendo dall'interno cosa fa e come funziona una ONG internazionale. Grazie alla borsa di studio ho potuto coprire interamente il costo del programma e una parte delle spese relative alla sistemazione.»

Giulia invece trascorrerà tre settimane nel sud dell'Inghilterra, lavorando o nel settore turistico o facendo volontariato con i giovani in difficoltà - è in attesa della risposta definitiva da parte delle organizzazioni. «Ho sempre voluto mettermi alla prova - racconta la studentessa - e credo che uno stage sia il mezzo giusto per farlo: come ogni studente trascorro la maggior parte del mio tempo sui libri e uno stage mi è sembrata una proposta notevole, in grado di combinare interessi e opportunità. Sicuramente sarà un'esperienza formativa: avrò la possibilità di sviluppare e accrescere le mie competenze linguistiche e di applicare quelle acquisite finora tramite lo studio, potendone cogliere il risvolto pratico, fondamentale in ambito lavorativo.»

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