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Italtel, i sindacati: "Lesione della privacy e domande vessatorie ai dipendenti"

I dipendenti stanno sostenendo colloqui interi per l'uscita volontaria incentivata. Ma le domande sarebbero tali da incutere timore nei lavoratori e soprattutto lavoratrici

E' polemica all'Italtel tra dirigenza e sindacati per le domande che alcuni dipendenti si sono sentiti rivolgere nell'ambito della "finestra" di uscite volontarie incentivate per operare la "ristrutturazione" aziendale, in vigore fino a luglio 2018. L'ex azienda pubblica a cui si devono le infrastrutture telefoniche italiane (sia quelle elettromeccaniche sia, negli anni '80, il passaggio alle centraline elettroniche) è da anni in una situazione di crisi.

Italtel, con sede a Settimo Milanese, dal 2017 è controllata da Exprivia: secondo quanto denunciano i sindacati metalmeccanici (Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil) la dirigenza sta sostanzialmente cercando di convincere il maggior numero possibile di lavoratori a sfruttare l'uscita volontaria incentivata, con domande che mirano a incutere timore. "La sua casa è di proprietà? Ha un mutuo? Quanto le manca da pagare? Lo sa che, se rifiutasse questa proposta, sarà licenziata?". Questi sono solo alcuni esempi citati dai sindacati nero su bianco, a cui si aggiungono domande sulle situazioni familiari: se si è sposati, se si hanno figli, quanti anni hanno i figli, se si vive con genitori anziani e così via. Pressioni psicologiche per spingere ad andarsene, che sarebbero rivolte soprattutto alle lavoratrici donne.

"Comportamenti che sono una violazione dello Statuto dei Lavoratori", scrivono Marco Giglio, Roberta Turi e Michele Paliani, dirigenti nazionali di Fim, Fiom e Uilm, "in quanto lesivi della dignità delle persone". La richiesta è quella di "modificare i toni utilizzati nei colloqui e scusarsi con quei lavoratori che, da giorni, vivono in uno stato di enorme stress emotivo", ma anche fermare la creazione di una divisione ad hoc dedicata soltanto ai lavoratori considerati in esubero che, però, hanno rifiutato l'uscita volontaria incentivata.

"Dopo l'operazione con Exprivia", scrivono ancora i sindacati, "ci si aspettava di vedere in Italtel più lavoro di qualità, non abusi sui lavoratori". Fim, Fiom e Uilm sottolineano anche che l'azienda "da tanti anni usufruisce di finanziamenti pubblici che hanno anche l'obiettivo di consolidare e aumentare l'occupazione" e annunciano che chiederanno un incontro col Ministero dello Sviluppo Economico. 

L'azienda - interpellata dal Corriere - ha smentito la versione dei sindacati, negando che non siano state rispettate la privacy e la dignità dei lavoratori e negando anche ogni discriminazione di genere.

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