Biblioteca ambrosiana, ultimo weekend per la mostra "leonardo atlantico" di Corrado Veneziano
Ultimo weekend per visitare la mostra "Leonardo Atlantico" con le opere di Corrado Veneziano, nella Sala Sottofedericiana (o Sala del Foro) della Biblioteca Ambrosiana di Milano, in piazza Santo Sepolcro. La mostra, a cura di Francesca Barbi Marinetti, Raffaella Salato, Niccolò Lucarelli, era stata selezionata e presentata in anteprima nel programma ufficiale francese sui festeggiamenti del 500° anniversario della morte di Leonardo. Un evento unico: nello stesso spazio, a pochi metri di distanza, gli straordinari schizzi, originali, del Codice Atlantico di Leonardo e le reinterpretazioni pittoriche di Corrado Veneziano.
LE OPERE IN MOSTRA - Le trenta opere, tutte a olio, mettono insieme, sovrapposte, alcune frasi, spesso da destra a sinistra, come nella stimolante abitudine leonardesca, e una serie di immagini disegnate da Leonardo nel suo celeberrimo “Codice Atlantico”. Parole e disegni, frasi e schizzi sono evocati, ripresi, estrapolati dalle pagine di Leonardo. Tutti sono poi sospesi in un azzurro-blu-celeste che di volta in volta è universo impenetrabile e moderno, cielo poeticamente spirituale, firmamento notturno e fiabesco.
"Sono veramente contento di aver scoperto, durante il lungo studio preparatorio sul Codice Atlantico, un Leonardo molto più umano - afferma Corrado Veneziano - malinconico, dolcissimo e consapevole di quanto tutto, nella vita, sia così tanto transitorio. Dopo la tappa presso l'Ambrosiana, la mostra sarà ospitata, dal 10 ottobre al 10 novembre, presso l'Ambasciata e l'istituto di Cultura di Tunisi, un territorio al contempo complicato e affascinante".
LO STILE DELL'ARTISTA - Il blu è la cifra fondante delle opere: una molteplicità di macchie dorate, le stelle, ritma il cielo diventando fiocchi, fiori, puntini, comete. Mentre i disegni del Codice Atlantico restituiscono modernità e scientificità alle tele. Si tratta di ruote, archi, utensili da fabbro e da officina. Nonché di ponti, cannoni di artiglieria, dighe per incanalare corsi d’acqua. Si tratta, infine, di parole scritte come appunti e numeri di operazioni matematiche inconcluse, formule algebriche da sviscerare e rinsaldare.
E tutti questi segni (alfabetici, simbolici, numerali, alchemici), nel tappeto bluastro dello sfondo di Corrado Veneziano, si fanno oggetti metafisici, astratti e fantastici (biciclette? mongolfiere? ali meccaniche che sfidano il vento?), riconoscibili e allo stesso tempo fantastiche e fascinose. Tutte le immagini e le parole disegnate, comunque e in ogni caso, testimoniano il continuo lavorìo dell’uomo sulla terra; l’ostinazione e la forza nel cercare e perfezionare; la volontà di superare steccati tra tecnica, scienza e arte; il lucido desiderio – la “libertà” – nel sentirsi ideatori ed esecutori, ingranaggi, motori e arbitri di un ciclo inesauribile che nessuna stasi può rallentare e fermare.