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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Diesis. Dall'autismo all'autonomia

C.R.E.SCO - Crescere Responsabili e SCoprire la vita, decolla il progetto della Regione Lombardia dedicato all'autismo, suddviso pe rfasce di età: bambini, adolescenti e giovani adulti.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

L’Associazione DIESIS si occuperà dei giovani adulti per lo sviluppo dell’autonomia nel vivere quotidiano e per l’inserimento nel mondo del lavoro. Il tema dell’Autismo è drammaticamente all’ordine del giorno, i dati dell’Osservatorio Nazionale Autismo dell’Istituto Superiore di Sanità indicano una percentuale di bambini autistici pari al 1,35% dei nati, i dati del Center Disease Control & Prevention riportano 1:54 casi, in costante aumento. Ci troviamo davanti a una realtà destinata a crescere nel tempo, quelli che ora sono bambini, fra 10 anni saranno adolescenti, fra 20 anni adulti, quindi trovare delle risposte ai loro differenti bisogni, nelle diverse fasce di età, rappresenta un’urgenza sociale. Nella maggioranza dei casi, non si tratta di soluzioni di tipo assistenziale ma di interventi, replicabili, che permettano una gestione della vita quotidiana delle persone autistiche. È questo il fondamento del nuovo progetto della Regione Lombardia C.R.E.SCO - Crescere Responsabili E SCOprire la vita, in linea con il Piano Operativo Regionale Autismo (DGR n. 5415 del 25/10/2021) che pone la persona autistica al centro di ogni riflessione lungo l’intero arco della sua vita e sottolinea come gli specifici percorsi di supporto all’autonomia personale per le persone con autismo debbano contemplare anche programmi di sostegno alla famiglia, con particolare attenzione ai temi del “Dopo di Noi”. Il nuovo progetto affidato a un gruppo di quattro ETS: l’APS La Comune (capofila), l’OdV L’Abbraccio, l’APS DIESIS e l’APS Associazione x Vivaio, selezionate per il valore dell’attività e l’efficacia dei risultati, avrà 125 beneficiari diretti - tra bambini, adolescenti e adulti - per favorire l’autonomia nel quotidiano, accrescendo l’autostima e l’apprendimento di nuove competenze per migliorare concretamente la qualità di vita e di relazione. Saranno circa 400 i beneficiari indiretti del progetto. L’associazione DIESIS, attiva da 12 anni, con oltre 50 progetti co-finanziati nel settore dell’autismo, si occupa di autonomia abitativa (premio SODALITAS SOCIAL INNOVATION 2012), tempo libero, formazione, inserimenti lavorativi per giovani adulti con autismo e ha come priorità quella dell’abitare e dell’inserimento nel mondo lavoro. Per DIESIS l’asse portante del progetto si svilupperà su specifici percorsi di “apprendimento del vivere” rivolti in totale a 25 giovani adulti con autismo che misureranno sè stessi sul tema casa e lavoro, in vista della loro indipendenza nel vivere. L’APS La Comune (capofila) e l’Associazione DIESIS coinvolgeranno, per l’accompagnamento all’abitare, circa 12 giovani adulti con autismo ad alto funzionamento (divisi in 3 gruppi da 4), residenti a Milano e provincia, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, prevalentemente disoccupati, maschi e femmine, di diversa estrazione sociale, con precedenza per le famiglie a basso reddito o in difficoltà economiche; mentre le azioni di inserimento nel mondo del lavoro saranno focalizzate su 13 giovani con disabilità. I RISULTATI ATTESI In un’ottica peer to peer, i risultati attesi sono: migliorare il livello di socializzazione delle persone con autismo e le competenze individuali nella gestione della vita quotidiana in autonomia; testare impegno, puntualità, serietà nell’approccio al lavoro. A livello regionale, è importante fornire dei modelli di intervento, i cui risultati siano misurabili e replicabili in altri contesti, inoltre si vuole favorire la collaborazione fra ETS che si occupano di disabilità superando la frammentazione degli interventi incrementando il lavoro di rete da parte degli Enti e delle famiglie LE AZIONI DIESIS Attraverso apposite riunioni motivazionali e anche di valutazione di beneficiari e anche di valutazione delle aspettative delle famiglie, verranno individuati 12 giovani adulti, maschi e femmine, con disabilità per i quali ha un senso iniziare ad immaginarsi fuori dalla casa genitoriale. Ciascun gruppo organizzerà quindi 12 week end, di cui i primi con un educatore presente (da 3 a 5 a seconda del gruppo), e i successivi in assoluta autonomia. In tal modo i giovani si potranno misurare sulle soft skills di base per un qualsiasi loro futuro impiego: puntualità, impegno, serietà. Il fatto di poter sviluppare un processo peer to peer, permetterà ai beneficiari di potersi “vedere in grado” anche loro di potercela fare, e quindi la misurazione di quei tre parametri diventerà estremamente utile per dare indicazioni concrete alla famiglia (e all’eventuale Ente che ha in carico il giovane) del percorso pre-lavorativo ancora necessario al soggetto, prima di potersi immaginare di mettersi alla ricerca di un posto di lavoro. Nel programma di weekend di autonomia abitativa, l’innovatività è data dal fatto che saranno i giovani a collaborare nella scelta dei gruppi, al fine di renderli responsabili del convivere insieme, ma soprattutto solo i primi dei 12 weekend vedranno la presenza degli educatori, successivamente la prova di convivenza “da soli” sarà un’esperienza di vita indipendente che darà loro sicurezza nelle proprie capacità. Lo scopo generale del progetto d’inclusione sociale delle persone con disabilità è in linea con l’obiettivo 10 di sviluppo sostenibile: “Ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i Paesi” e in particolare con il sotto-obiettivo 10.2: “Entro il 2030, potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere dall’età, dal sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione o status economico o di altro”.

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