'Fedeli d’Amore': a dicembre lo spettacolo all'Elfo
Fedeli d'Amore - polittico in sette quadri, testo di Marco Martinelli ‘attorno’ a Dante Alighieri e al nostro presente, andrà in scena al Teatro Elfo Puccini dal 10 al 15 dicembre.
A parlare agli spettatorii, nei singoli quadri, sono voci diverse: la nebbia di un’alba del 1321, il demone della fossa dove sono puniti i mercanti di morte, un asino che ha trasportato il poeta nel suo ultimo viaggio, il diavoletto del ‘rabbuffo’ che scatena le risse attorno al denaro, l’Italia che scalcia se stessa, Antonia figlia dell’Alighieri e «una fine che non è una fine». Queste voci ci parlano del profugo, del poeta fuggito dalla sua città che lo ha condannato al rogo e ora è sul letto di morte in esilio, a Ravenna, in preda a febbre malarica.
La nebbia per prima si infila nelle fessure delle finestre, entra in quella cameretta e ce lo descrive sulla soglia del passaggio estremo. Quelle voci sono sospese tra il Trecento e il nostro presente e la scrittura di Martinelli accetta, e non da oggi, la sfida dantesca di tenere insieme ‘realtà’ politica e metafisica, cronaca e spiritualità. Le voci di questo ‘polittico’ sono un’unica voce che ne sa contenere innumerevoli, quella di Ermanna Montanari: aria, fuoco, suono, materia.