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Photofestival: 165 mostre in due mesi. E Milano è la capitale italiana della fotografia

A Milano si concentrano imprese, ricavi, addetti. Per due mesi mostre, workshop, letture di portfolio e altri eventi legati alla fotografia d'autore

E' guidata da giovani un'attività su due nel mondo della fotografia, tra quelle nate nel 2017. Lo certifica la Camera di Commercio milanese. Una su due, o quasi: 28 su 58 a Milano vuol dire il 48%, 84 su 180 in Lombardia vuol dire il 47%, 417 su 973 in tutta Italia vuol dire il 43%. La statistica comprende tutte le imprese legate in vario modo a questo mondo: quindi arte, commercio, tecnologia e liberi professionisti. 

I numeri sono significativi perché, complessivamente, a Milano le imprese giovani legate alla fotografia sono ancora l'8% del totale. Significa che si tratta di un "mestiere" particolarmente attraente per le giovani generazioni di imprenditori e professionisti. E la cosa riguarda anche le donne (il 22% a Milano, il 26% in italia tra le imprese nate nel 2017) e gli stranieri (l'8% a Milano)

L'occasione per snocciolare questi numeri è la presentazione di Milano Photofestival, oltre due mesi di fotografia d'autore dal 24 aprile al 30 giugno 2018 per la tredicesima edizione di un appuntamento ormai classico. 165 mostre, 100 sedi espositive a Milano e fuori città, e poi incontri, workshop, letture di portfolio e tanti altri eventi collaterali. 

Tornando ai dati, scopriamo che Milano è la "capitale" italiana della fotografia con 1.799 attività, poco più di Roma (1.786). Ma per numero di addetti il predominio è ancora maggiore: circa 8 mila a Milano, seguono Bologna con circa 4 mila addetti e Roma con oltre 3 mila. In tutta la Lombardia le imprese sono 4.171 e danno lavoro a 13 mila addetti, per ricavi di oltre 4 miliardi di euro. In Italia, invece, le imrpese dei settori fotografici sono 26.181 e danno lavoro a più di 54 mila addetti, per ricavi stimati in 6,5 miliardi di euro. 

Photofestival 208: "Innovazione conoscenza storia"

E' dedicata a "Innovazione conoscenza storia" l'edizione 2018 del Photofestival milanese. Tre elementi che caratterizzano la realtà e il futuro del capoluogo lombardo. "Un evento diffuso come Photofestival è un grande valore per Milano sia a livello culturale che economico e sociale", dichiara Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio.

Le mostre - 165, quasi tutte ad ingresso gratuito - sono dislocate in una "rete diffusa" che dal centro di Milano si allarga non solo alla periferia ma anche all'hinterland, nell'ottica della Città Metropolitana, e fino a lambire Pavia e Legnano. Le sedi espositive - oltre 100 - sono gallerie d'arte, musei, biblioteche, librerie, luoghi istituzionali ma anche nuovi spazi che si aprono alla fotografia. Ruolo centrale avranno Palazzo Castiglioni (Confcommercio Milano) e Palazzo Giureconsulti (Camera di Commercio). 

Dal 4 al 10 giugno, poi, il festival si "interseca" con la Photoweek organizzata dal Comune di Milano. "Ogni anno facciamo in  modo che Photofestival non si limiti a confermare i risultati da raggiunti", spiega Roberto Mutti, direttore artistico del festival: "Non parlo solo del numero di mostre, anche se annoverarne 165 è motivo d'orgoglio, ma della ricchezza di un vasto programma culturale". 

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