"Decamerone" all'Elfo Puccini
Per il secondo appuntamento del Progetto Grandi Italiani, che vuole mettere in scena le opere letterarie della nostra tradizione poetica, Stefano Accorsi e Marco Baliani hanno scelto di rappresentare il Decamerone. Il Boccaccio è stato prediletto perché proprio le sue storie, sottolinea il regista, ci aiutano «a rendere il mondo meno terribile, a immaginare altre vite, diverse da quella che si sta faticosamente vivendo».
Nella cornice del Decamerone «la città di Firenze è appestata, servono storie che facciano dimenticare, storie di amori, erotici, furiosi, storie grottesche, paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la morte là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda».
L'adattamento di Marco Baliani propone al grande pubblico alcune novelle di Boccaccio, perché a detta del regista oggi ad essere appestato è il nostro vivere civile e «perché anche se le storie sembrano buffe, quegli amorazzi triviali, quelle strafottenti invenzioni che muovono al riso e allo sberleffo, mostrano poi, sotto sotto, il mistero della vita stessa».