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Romani apre a centrale nucleare in Lombardia: opposizione insorge, cauto il Pdl

Il ministro dello Sviluppo economica è favorevole alla costruzione di una centrale nucleare in Lombardia. No secco dell'Italia dei Valori e critiche anche da Verdi e Pd. Il Pdl invece non prende nessuna posizione netta

Almeno una delle quattro centrali nucleari previste in Italia dovrebbe essere costruita in Lombardia. A dichiaralo è il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani che spiega: "Sarebbe strano non prevedere che in Lombardia ce ne possa essere una". L'opposizione però non è d'accordo e insorge.

Il commento del presidente dei Verdi.
Angelo Bonelli ipotizza che l'impianto sarà costruito lungo il Po, probabilmente in provincia di Mantova o Cremona e aggiunge che "una classe delle scuole medie avrebbe gestito meglio rispetto a questo governo la gestione della comunicazione dei siti per le centrali nucleari".

L'opinione dell''Italia dei Valori.
Il partito guidato da Antonio Di Pietro dice un no secco all'apertura delle centrali nucleari "non solo in Lombardia ma in Italia".

Il Pd chiama in causa il presidente della Regione, Roberto Formigoni.
"E' incredibile - osservano il capogruppo in Regione Luca Gaffuri e il consigliere Giuseppe Civati - che Formigoni, che è stato fra i primi a dire che la Lombardia era autosufficiente per produzione di energia elettrica e che quindi era una regione che non avrebbe dato disponibilità alla costruzione di una centrale, oggi abbia cambiato idea stando alle dichiarazioni di Romani".

C'é anche chi invece chiede una presa di posizione al sindaco Letizia Moratti. Stefano Boeri, che è in corsa alle primarie del centrosinistra per scegliere il candidato sindaco, infatti a lei si rivolge perché "scelga se stare con Romani o con i milanesi, cioé se puntare sulle energie rinnovabili o sul nucleare".

Il governatore della Regione Lombardia.
Formigoni preferisce non prendere una posizione netta rimendo aperto ad ogni possibilità. "Non ci sono pregiudiziali" ma che c'é davanti un lavoro di confronto, afferma il governatore. "Sono d'accordo con la scelta del governo italiano di sviluppare il nucleare - spiega Formigoni- altro tema è quello della localizzazione delle centrali che va pensata con una strategia nazionale, fa piacere che il ministro Romani abbia preso in mano il dossier ma non abbiamo iniziato a sfogliarlo, e ci siamo detti che lo faremo insieme verificando il dove, come, quando".

Cauto anche Il Pdl.
Anche il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, coordinatore regionale del Pdl rimane cauto. "Lasciamo che sia una commissione tecnica governativa a fare le scelte" commenta. Il presidente aggiunge però che il territorio di Milano è "talmente conurbato che forse non è ideale da questo punto di vista". Podestà invece pensa che il milanese sarebbe perfetto per ospitare le aziende che costruiranno i componenti delle centrali.

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