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Verso il ballottaggio / San Donato Milanese

Elezioni a San Donato: nessun apparentamento ma molte polemiche

Accuse dal centrosinistra per l'appoggio al civico Squeri da parte del candidato di centrodestra e per il fratello deputato di Forza Italia. Lui risponde: "Nessuna vicinanza ideologica"

Nessun apparentamento ufficiale a San Donato Milanese in vista del ballottaggio di domenica 26 giugno. Si sfideranno l'attuale vice sindaco Gianfranco Ginelli per il centrosinistra e l'outsider Francesco Squeri, candidato di San Donato Futura e SandoLab, mentre il candidato di centrodestra Guido Massera (Fdi) è arrivato terzo ed è quindi escluso dalla corsa.

La distanza tra i due candidati non è elevata. Al primo turno, Ginelli ha conquistato il 37,19% dei voti (4.619), Squeri il 33% (4.098), mentre Massera si è fermato al 29,81% (3.703). A livello di liste, San Donato Futura è la prima a San Donato con il 22,62%. Nel campo del centrosinistra prevale il Pd (17,85%).

A prescindere dagli apparentamenti, la campagna elettorale ha assunto (in vista del ballottaggio) toni molto forti. Massera ha pubblicamente annunciato che avrebbe votato Squeri per sconfiggere il centrosinistra: tanto è bastato perché qualcuno immaginasse accordi tra i due. Accordi subito smentiti da Squeri con diversi interventi pubblici. "Le voci di un accordo segreto con Massera sono false e tendenziose", ha affermato l'imprenditore prestato alla politica per le liste civiche: "Le dichiarazioni di Massera non rappresentano una opzione dettata da vicinanza politica".

Tuttavia dal centrosinistra hanno cercato di attribuire a Squeri una vicinanza con il centrodestra. Martedì 21 giugno, Ginelli in un post su Facebook ha rivendicato questa impostazione di campagna elettorale: "Dire che Massera ha pubblicamente deciso di sostenerti è la realtà. Dire che tuo fratello, Luca Squeri, è parlamentare di Forza Italia è la realtà", ha scritto il candidato di centrosinistra.

Come sarà il consiglio comunale

La geografia del consiglio comunale sarebbe molto diversa in caso di vittoria dell'uno o dell'altro. Non cambierebbe soltanto lo schieramento di centrodestra, comunque all'opposizione, con tre consiglieri di Fratelli d'Italia e uno della Lega. In caso di vittoria di Squeri, sarebbero 11 i consiglieri di San Donato Futura, a cui si aggiungerebbero quattro di SandoLab per la maggioranza. Il centrosinistra eleggerebbe quattro consiglieri del Pd e una di Insieme per San Donato. Mentre, se vincesse Ginelli, la maggioranza (stavolta di centrosinistra) conterebbe otto consiglieri del Pd, tre di Insieme per San Donato, due de La Civica, uno di Azione e uno di Europa Verde. A Squeri rimarebbero, all'opposizione, quattro consiglieri di San Donato Futura e uno di SandoLab.

"Invitiamo l'elettorato a recarsi alle urne in un contesto un cui il cambio d'indirizzo politico potrebbe solo rallentare gli interventi già in pista", la conclusione di Alessandro Carta, referente di Azione a San Donato, che sostiene Ginelli. "Vi invitiamo a votare al secondo turno elettorale, sapendo che potrebbe essere per noi l'occasione di arrivare con un grande peso politico al governo della nostra città, cosa che ci entusiasma enormemente", scrive la lista SandoLab, che sostiene Squeri.

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