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Sala vuole 'milanesizzare' l'Italia: "Serve una trasformazione profonda o non ce la faremo

Lo ha detto il sindaco di Milano durante l'inaugurazione dell'anno accademico all'Humanitas

Rispetto al resto d'Italia Milano sta "proponendo in varie forme un modello diverso e bisogna crederci. Non accontentiamoci di essere fieri di quello che abbiamo fatto e che le cose vadano bene, perché non possiamo illuderci che questo territorio possa trainare una rinascita di un Paese che ha una grande storia, dei grandi valori, ma ora è un po’ vecchio e un po’ stanco". Così si è espresso il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nella mattinata di giovedì 5 dicembre nel suo intervento all'inaugurazione dell’anno accademico della Humanitas University.

Beppe Sala vuole milanesizzare l'Italia, paese in cui "lavora il 45% dei cittadini e le pensioni pesano per il 16% sul Pil. Tutto questo è assolutamente intollerabile. Non è certo un’accusa politica la mia, anzi, in primis mi sento responsabilizzato anche io, perché la politica la faccio in prima persona — ha proseguito —. Ma ora o si imprime una trasformazione molto profonda o non ce la faremo". 

"Oppure — ha concluso il primo cittadino — ci accontenteremo di vivere sufficientemente bene in spazi ristretti del nostro Paese, ma anche per noi milanesi questo non ci può dare soddisfazione. Perché il milanese per definizione è attento e pragmatico, ma vuole sentirsi generoso e pensare che del bene devono godere i più ma non i meno".

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