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Bacino Padano, firmato l’accordo per lotta all’inquinamento

L'accordo è stato firmato a Milano, a Palazzo Lombardia, dallo stesso ministro dell'Ambiente e dalle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia insieme con le Province autonome di Trento e Bolzano

L’area del bacino padano è una zona molto vasta che, proprio per la sua localizzazione, con scarsa circolazione dell’aria, e per la forte attività antropica che la caratterizza, è soggetta ad altissimi livelli d’inquinamento, tanto da richiamare più volte l’attenzione dell’Europa.

Proprio per cercare di risolvere questo annoso problema Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando aveva convocato lo scorso 19 dicembre, i rappresentanti delle Regioni del Bacino Padano per sottoscrivere l’Accordo di Programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria, insieme ai ministeri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture, delle Politiche Agricole e della Salute. L’accordo è stato firmato a Milano, a Palazzo Lombardia, dallo stesso ministro dell’Ambiente e dalle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia insieme con le Province autonome di Trento e Bolzano. Un passo davvero importante alla lotta contro l’inquinamento in questa area.

 “Una decretazione dall’alto – ha affermato il ministro Orlando – non avrebbe ottenuto i risultati che volevamo. Abbiamo provato a costruire un’alternativa, come si diceva qualche anno fa, all’“abbattimento del Turchino”. Si è trattato di un lavoro reso possibile da un’attività praticamente quotidiana delle strutture regionali, provinciali e ministeriali”.

Il ministro ha inoltre voluto evidenziare che per la prima volta questo provvedimento riconosce “in modo trasversale” il problema dell’inquinamento nel bacino padano. “Tutti gli inquinanti – ha osservato – vengono considerati problemi da affrontare e risolvere con strumenti adeguati. Ora nessuno si può chiamare fuori. La firma dei ministeri e l’impegno degli assessorati riconoscono che bisogna muoversi su tutti i fronti”.

Orlando ha, infine, confermato che si sta calendarizzando per l’inizio di gennaio un’iniziativa che consentirà di coinvolgere anche l’Unione europea. “Da subito – ha concluso – dovremo coinvolgere la ricerca per un confronto su questo tema. Uno stimolo che derivi da questo settore rappresenta una possibilità per una crescita non solo tecnologica, ma anche occupazionale. Questo percorso sarà utile anche per sviluppare la green economy nel bacino padano”.

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