L'acronimo "Acab" (all cops are bastards) e la firma della "Curva Sud Milano" come sfregio della gradinata centrale in piazza Gramsci. E' questa la scritta comparsa nella mattinata di sabato 29 giugno nella piazza principale della città
Inevitabili gli strascischi politici polemici dopo la vicenda del murales nel rione Crocetta che ha visto scontrarsi l'amministrazione comunale (l'assessore alla cultura Andrea Catania in primis) e le opposizioni (Lega Nord, Cittadini Insieme e Popolo della Libertà)
L'artista è intervenuto nella mattinata di lunedì 24 luglio non solo per ultimare, ma anche per modificare l'opera. La scritta ACAB è stata coperta con un grande cuore posto al centro per collegare le parole Ciny e Crocetta
L'organizzazione spiega: "L'artista in questione ha scelto di riproporre in una versione esteticamente bella quanto già scritto sul muro. Il suo intento è stato quello di rinforzare il concetto che il bello nasce ovunque, anche là dove c'è una scritta offensiva"
Il consigliere comunale de "Il Popolo della Libertà" Riccardo Visentin, assieme alle altre opposizioni cittadine (Lega Nord e Cittadini Insieme) ha protestato per la realizzazione di un murales nel rione Crocetta in cui compare la scritta ACAB
I consiglieri comunali Zonca e Scaffidi: "Quest'opera ha violato più regole di Street Art Crocetta, hanno compiuto una grave leggerezza la commissione giudicatrice e il Comune. Ora deve essere rimossa e devono essere presi tutti i provvedimenti del caso"
Monta la polemica per un murales realizzato in Crocetta nell'ambito del progetto "Street Art e muri liberi". Campeggia la scritta "Acab" che starebbe per "Tutti i poliziotti sono bastardi" ed è leggibile su un murales in Largo Milano non ancora teminato