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Assistenza domiciliare per anziani e disabili, PD: «Stangata da 7 euro all'ora»

Il Partito Democratico attacca la giunta Ghilardi: «Anziani e disabili sono sempre più soli nelle loro case, è aumentata, da 2 a 7 euro (+ 250 %), la tariffa oraria che le famiglie dovranno pagare per avere l’assistenza domiciliare (SAD) per i propri anziani o disabili»

Il Partito Democratico attacca la giunta Ghilardi sull'aumento delle tasse, puntando il dito in particolar modo sulle tariffe dell'assistenza domiciliare: «Anziani e disabili sono sempre più soli nelle loro case, è aumentata, da 2 a 7 euro (+ 250 %), la tariffa oraria che le famiglie dovranno pagare per avere l’assistenza domiciliare (SAD) per i propri anziani o disabili».

Questo il comunicato del PD:

«A Cinisello Balsamo, nell’anno 2023, sono state prese in carico con il SAD 107 persone, delle quali 24 sono nuovi utenti (0,14 % della popolazione), per complessive 22.381 ore di assistenza domiciliare erogate».

«Il passaggio della soglia da 2 a 7 euro per il costo orario del servizio andrà a pesare soprattutto sulle famiglie con un ISEE vicino a quello massimo stabilito dall’attuale regolamento ma, in proporzione, anche su quelle con ISEE inferiore».

«Vi è da rilevare che molte di queste famiglie che assistono disabili gravissimi subiranno, dal 1 giugno 2024, anche una riduzione del contributo economico della misura B1 del fondo per la non autosufficienza, riduzione che dovrebbe essere compensata da un incremento di servizi e prestazioni comunali, già ora in sofferenza».

«Inoltre, circa 80 cittadini, pur avendo i requisiti, sono in lista di attesa per l’assegnazione del contributo economico della misura B2 (prevista per i disabili gravi), posti che si libereranno solo a seguito di decesso o ricovero in strutture residenziali degli attuali beneficiari».

Paola Gobbi, consigliera comunale del Partito Democratico, spiega: «Meno soldi da contributi nazionali e regionali, tariffe comunali più care per il SAD: è così che si vuole sostenere il lavoro di cura dei care giver familiari, impegno che viene profuso 24 ore su 24 e ha l’obiettivo di mantenere al domicilio il proprio caro ed evitare, o perlomeno procrastinare, il ricovero in strutture residenziali?».

Prosegue Gobbi: «Come Partito Democratico, raccogliendo anche il grido di allarme delle famiglie e associazioni della nostra città, siamo intervenuti in più riprese durante il dibattito in aula consiliare in vista dell’approvazione del bilancio previsionale 2024-26, chiedendo di mantenere per l’anno in corso le tariffe dell’anno precedente».

La consigliera continua: «Avremmo voluto fare di più, ma il nostro emendamento al bilancio in cui si chiedeva alla giunta di non procedere all’aumento del SAD non è stato neanche ritenuto idoneo alla presentazione e discussione in aula».

Conclude Paola Gobbi: «Siamo ora in attesa di poter discutere, in aprile, un nostro ordine del giorno, depositato il 12 marzo, nel quale chiediamo al sindaco e alla sua giunta di prevedere una soglia minima ISEE di esenzione dal pagamento della tariffa SAD a 6.000 euro, di rivedere entro l’anno le regole di determinazione della soglia ISEE oltre la quale scatta la tariffa massima, di assicurare un incremento delle risorse per l’assistenza domiciliare ai più fragili, sia economiche che umane, con assunzioni e stabilizzazioni di assistenti sociali, incremento dei progetti di presa in carco della persona e della famiglia, in stretta connessione con i servizi sociosanitari del territorio (ASST, RSA), con il coinvolgimento del terzo settore per segnalazioni e monitoraggio».

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