Convegno Ceruti, il discorso di Cormio e il tributo a Caccavale
L'assessore all'urbanistica: «Sulla Ceruti si è dibattuto per anni, ma questa è la prima volta che possiamo valutare e trarre delle conclusioni su un progetto preciso»
Dopo l'intervento di Stefania Lorusso, a prendere la parola ieri sera al cinema-teatro Splendor è stato l'assessore all'Urbanistica Matteo Cormio, da cui ci si aspettava una dichiarazione politica.
Ecco cosa ha detto: «Questa sulla Ceruti è una serata importante per la nostra città; si è dibattuto per anni, con tante parole, ma questa è la prima volta che possiamo valutare e trarre delle conclusioni su un progetto».
Cormio continua, rispondendo a qualcuno che nei giorni scorsi aveva accusato la giunta di avere già deciso tutto e di fare partecipare la cittadinanza solo di facciata e per propaganda: «Noi non abbiamo approvato niente, quello che vi presentiamo è solo un progetto tecnico. Ci sarà spazio quindi per un confronto con i cittadini, oltre alla fase della commissione urbanistica e a quella per tutti gli adempimenti tecnici».
Cormio prima di salutare la platea e di cedere la parola ai tecnici ci tiene a sottolineare: «Stasera manca Andrea Caccavale, se ci fosse stato avrebbe dato come sempre ha fatto il suo contributo».
Ricordo di Caccavale a parte, la platea pare non avere gradito il discorso di Matteo Cormio perché, parole dei tecnici a parte (durante la serata hanno praticamente parlato soltanto loro), è mancata una spiegazione su quale visione politica abbia l'amministrazione comunale sull'area Ceruti e sul progetto presentato dalla proprietà Beretta.