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"Siamo ostaggi della pubblica amministrazione"

Il filmato di circa 30 minuti è stato postato su YouTube e poi ripreso anche da altri social network. In pochi giorni è stato visto da migliaia di persone

Un video shock scuote la città di San Donato. Registrazioni di colloqui con il sindaco Andrea Checchi, voci criptate di due dipendenti comunali che lanciano accuse alla macchina amministrativa e un volto in primo piano, quello di un comune cittadino sandonatese che racconta l’iter in cui è stato coinvolto e non andato a buon fine.

Si intitola “Ostaggio della pubblica amministrazione” e racconta tramite la voce di un 29enne di San Donato, esponente di un’associazione ludico ricreativa della città, l’iter che hanno seguito per l’assegnazione della struttura in prossimità del Laghetto dove intendevano creare un centro ricreativo.

Parte parlando del bando pubblicato nel 2011 e nel corso di ben 30 minuti spiega che il bando è andato deserto e che a quel punto il Comune ha iniziato una procedura negoziata per trovare qualcuno a cui affidare la struttura. Trattativa a cui ha aderito anche l’associazione. Una scommessa in cui credevano e su cui hanno puntato molto presentando un progetto articolato e ben 2.000 euro di cauzione per partecipare alla gara.

Il progetto ottiene un buon punteggio e cosi vengono consegnate all’associazione le chiavi della struttura. Nel frattempo il cambio di giunta e da allora il silenzio.

I ragazzi hanno cosi deciso di registrare i molteplici colloqui per sollecitare una reazione avuti con sindaco, assessore e funzionari. Il tutto ieri è finito sul web segnalando che la struttura ad oggi resta in mano ai vandali e completamente abbandonata. Il video riporta inoltre registrazioni telefoniche in cui alcuni dipendenti comunali danno sostanzialmente ragione ai ragazzi denunciando un mal funzionamento della cosa pubblica.

Rapida la replica del Comune tramite una nota: “L’Amministrazione comunale intende anzitutto chiarire che non ha avviato nessuna guerra nei confronti di un proprio concittadino, né ha assunto atteggiamenti di vessazione verso chicchessia; la vicenda in questione è assai più complessa e delicata dal punto di vista tecnico, legale e amministrativo rispetto a quanto emerge dal video. Un video, oltretutto, costruito con fonti fortemente discutibili quali le registrazioni di conversazioni private e le estrapolazioni di frasi o singole parole da contesti ben più ampi e articolati”.

“Tale vicenda interpella responsabilità a vario livello e stiamo tuttora verificando la corretta gestione di tutte le procedure interne precedenti e successive all’indizione della gara. Indubbiamente si sono verificati problemi sulla tempistica e nella comunicazione con la controparte, ma i nodi di tipo legale rispetto ai tempi e ai modi dell’assegnazione erano tali da non consentire una soluzione rapida dell’iter”.

"L’Amministrazione ha in ogni caso dato mandato ai propri legali di verificare se nel video in questione si ravvisino gli estremi per una denuncia – a carico degli autori – per diffamazione ai danni di tutti i soggetti coinvolti".

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