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Di Stefano: “I cittadini di Sesto spremuti come limoni"

Duro scontro in consigllio comunale tra il capogruppo di Forza Italia e alcuni rappresentanti del Partito Democratico

Duro scontro in consiglio comunale a Sesto San Giovanni tra il capogruppo di Forza Italia Roberto Di Stefano e i rappresentanti del Partito Democratico in merito agli aumenti  della pressione fiscale e spesa pubblica inseriti in bilancio. 

Il consigliere azzurro lancia pesanti accuse alla maggioranza: “auspicate la necessità di riqualificare la spesa, migliorare il welfare e garantire investimenti, salvo poi dare “botte da orbi con la mazza fiscale” ai cittadini. E’ troppo comodo appellarsi ai tagli dei trasferimenti di Stato, al buco delle farmacie e alla necessità di garantire lo stesso livello di detrazioni, per giustificare l’inferno fiscale causato da amministrazioni che negli anni non hanno mai apportato una reale spending review nei conti pubblici”.

Riguardo la riorganizzazione della spesa Di Stefano aggiunge: “stiamo pagando i debiti che le precedenti gestioni hanno lasciato in eredità e contemporaneamente indebitate l’ente alle future amministrazioni, come ad esempio i 2,5 milioni di interessi dovuti dalle rinegoziazioni dei mutui. Lo stesso taglio del personale ha generato una riduzione della spesa reso vano dall’immediato aumento di altri capitoli di bilancio, infatti la spesa corrente è aumenta a 76 milioni di euro, cosi come è aumento il dato sulla pressione tributaria pro capite”.

Altro tema di sconto politico è stata la discussione delle alienazioni di case popolari, dove Di Stefano dichiara: ”si tratta di una vendita di immobili solo per far quadrare i conti e senza avere un piano generale. Tali scelte, da un lato hanno portato un beneficio. Tutte le raccomandazioni dell’opposizione sono state disattese e pertanto Forza Italia ha votato contro un bilancio basato su aumenti della pressione fiscale, mancanza di fondi per migliorare la sicurezza e la salute dei cittadini, dilapidazione di denaro pubblico per far quadrare il bilancio e indebitamento dell’ente. La dimostrazione che non c’è alcuna volontà di ridurre la spesa pubblica mantenendo gli sprechi ed i finanziamenti alle lobby di sinistra a danno degli ignavi cittadini".

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