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La cerimonia

Sala su Berlusconi al Famedio: "Milano è forte perché c'è diversità"

Cerimonia di iscrizione di 14 milanesi benemeriti al Famedio del Monumentale. C'è anche Berlusconi, polemiche alla vigilia. I Verdi: "Inopportuno". Dell'Utri: "Anche Cavour e Mazzini sono stati criticati"

Milano "deve fare della sua diversità una forza". Così il sindaco Beppe Sala durante la cerimonia con cui sono stati iscritti 14 nuovi milanesi benemeriti al Famedio del Cimitero Monumentale, appuntamento ormai tradizionale per il 2 novembre. Una cerimonia, nel 2023, non soltanto di facciata, visto che tra i 14 nomi c'è quello di Silvio Berlusconi, scomparso a giugno, e la scelta ha creato molta polemica.

"Al Famedio - ha detto Sala - c'è la forza e la capacità di una comunità di riconoscere il contributo di persone con ideali e posizioni diverse, perché Milano deve fare della sua diversità una forza. Il mosaico di esperienze umane, raccolto qui, è vasto". Alla cerimonia è intervenuto anche Paolo Berlusconi: "È un onore per la nostra famiglia, per Silvio, e per la città di Milano che ha avuto un figlio così bravo, forte, buono, giusto e così pieno d'amore", ha detto riguardo al fratello.

Video: L'ira di Dell'Utri

Durante la cerimonia, il sindaco Sala ha parlato di "momento importante e commovente per tutti noi" e ha ripercorso i tratti fondamentali della biografia di tutti i nuovi iscritti, affermando che "rappresentano la guida migliore che noi possiamo avere per la Milano del presente e del futuro". Di Berlusconi ha detto che è stato "un protagonista della vita economica, politica e sportiva".

La presidente del consiglio comunale Elena Buscemi ha aggiunto che "nelle personalità che iscriviamo al Famedio, Milano può riscoprire la sua pluralità e diversità, con tanti punti di forza e di vista differenti. La nostra città sa che è proprio nella differenza di idee, visioni e culture che si sviluppano le condizioni per innovare i nostri pensieri, azioni e vite". Parlando nello specifico di Berlusconi, ha ricordato che è stato "fondatore del gruppo Mediaset, presidente del Milan, quattro volte presidente del consiglio, imprenditore e leader politico", e ha aggiunto che "il segno lasciato dalla sua personalità, tanto apprezzata quanto criticata, rimane nella storia di Milano e dell'Italia".

Un accenno, quello alla "personalità criticata", a cui Marcello Dell'Utri, ex senatore di Forza Italia, ha risposto sottolineando che "anche Cavour è stato criticato, anche Mazzini, anche Manzoni. Uno, nella vita, ha cose buone e cose meno buone. La vita è una sola, quindi bellezza, ombre, luci ma la bellezza rimane. Oggi è un giorno speciale, lasciamo stare discorsi un po' peregrini".

La proposta di iscrivere Berlusconi al Famedio era arrivata dal gruppo di Forza Italia a Palazzo Marino all'indomani della morte dell'ex premier. Un'idea non gradita a diversi esponenti politici, tra cui Carlo Monguzzi, capogruppo di Europa Verde. "Da subito sono stato contrario assieme ad altri", ha dichiarato anche giovedì mattina: "Non ho alcun rancore, e rispetto la morte, ma penso che l'onore del Famedio debba essere riservato a persone irreprensibili sul piano etico e civile. Berlusconi è sicuramente una delle persone più famose d'Italia, ma sarà ricordato anche per essere stato l'uomo del bunga bunga e per la sua condanna per reati fiscali".

Gli altri nomi iscritti

Una petizione su Change.org, per chiedere che il fondatore di Mediaset ed ex leader di Forza Italia non fosse iscritto al Famedio, ha raggiunto 38mila firme. Ma non è stato sufficiente a far desistere l'apposita commissione comunale, che alla fine lo ha incluso tra i 14 benemeriti del 2023. Tra gli altri, per la cronaca, anche l'ex direttore del Conservatorio, il compositore e pianista Marcello Abbado, fratello del direttore d'orchestra Claudio, e la stilista Marta Marzotto. 

Berlusconi, in rigoroso ordine alfabetico, si legge tra i fratelli Balbiani, costruttori di organi, e Gaetanina Calvi, prima donna italiana laureata in ingegneria civile. Gli altri nomi: l'ex direttore del Salone del Mobile Manlio Armellini, il chitarrista jazz Franco Cerri, Rosina Ferrario (prima donna italiana a ottenere un brevetto di volo), Gisella Floreanini (commissaria di governo della Repubblica dell'Ossola), l'ex parlamentare Ombretta Fumagalli Carulli, l'artista Alberto Garutti, l'editore Achille Mauri, il 'principe dell'oreficeria' Alfredo Ravasco e Francesca Laura Wronowski, nipote di Giacomo Matteotti e staffetta partigiana.

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