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Il Coronavirus mette in crisi le stazioni di servizio: si consuma meno carburante

È l’allarme del sindacato gestori carburanti: flessioni generalizzate, con punte di oltre il 50%

L’emergenza Coronavirus mette in crisi l’attività delle stazioni di servizio a Milano, nell’area metropolitana, in Brianza e nel Lodigiano. Complice la riduzione degli spostamenti in auto, è l’allarme del sindacato gestori carburanti, negli ultimi dieci giorni le vendite hanno subito flessioni generalizzate, con punte di oltre il 50% nelle aree più direttamente coinvolte dall’emergenza sanitaria e con perdite anche superiori nelle tangenziali.

È la conseguenza delle misure di contenimento del contagio che, denuncia il sindacato, “stanno oggettivamente determinando una progressiva riduzione della mobilità con un immediato riflesso sui consumi dei carburanti per autotrazione. Nel Lodigiano registriamo cali di erogato che si avvicinano al 45% mentre nel Milanese e in Brianza siamo davanti ad una riduzione media del 25-30%”.

Una “situazione critica – prosegue l’Associazione Confcommercio che rappresenta i gestori degli impianti di distribuzione carburanti a Milano, Lodi, Monza e Brianza – che si aggrava con l’incertezza su ulteriori misure restrittive e sulla loro durata. Condizioni che, ovviamente, vanno a sommarsi ad una congiuntura economica già difficile ed hanno un significativo peso sulle abitudini consolidate di vita e lavoro delle persone”. L’auspicio di Luca Squeri, presidente del sindacato gestori carburanti, è che “quanto prima si possa manifestare una positiva inversione di tendenza della situazione sanitaria”.

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