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Le minacce dei no green pass: "Non seguiremo il percorso stabilito dalla questura"

"No, grazie", ha scritto in una nota il comitato no green pass Milano

"Se vedrete un corteo che segue quel percorso, quello è il corteo della forza ondulatoria, non quello dei manifestanti No Green Pass". Così il comitato no green pass Milano, in attesa della manifestazione, la 16esima di questo tipo, che si svolgerà nel pomeriggio di sabato 6 novembre, ha anticipato che non seguirà l'itinerario prescritto, violando le indicazioni del questore. 

I no green pass sfidano i commercianti: vogliono manifestare in corso Buenos Aires

"Stamane (venerdì 5 novembre, ndr) - si legge nella comunicazione - due nostri coraggiosi si sono presentati in Fatebenefratelli nel tentativo di mediare con le Istituzioni un percorso per il corteo di domani.  Questo nonostante come già comunicato ieri, la negoziazione fosse partita col piede sbagliato, dato che proprio giovedì veniva consegnato il foglio di via da Milano a un manifestante pacifico che aveva come unica colpa quella di trovarsi nelle prime fila". 

I no green pass di Milano, dopo aver definito 'intimidatorio' il comportamento della questura, annunciano di aver revocato il preavviso, poiché le loro proposte - ovvero passare daventi al Duomo, attraversare corso Buenos Aires e sfilare davanti a due luoghi sensibili - sarebbero state rifiutate. In realtà la questura ha incluso nel percorso prescritto piazza Duomo e Buenos Aires, evitando però di includere punti a rischio per ovvi motivi di ordine pubblico. Nei giorni scorsi, molte associazioni ed enti, tra cui anche la Confcommercio, avevano chiesto lo stop alle manifestazioni dei no green pass che da 16 sabati paralizzando in centro città causano pesanti disagi ai cittadini e mancati introiti ai negozianti.

"Le nostre proposte sono state rifiutate in toto seppur con una spiegazione che aveva come unico pregio quello della fantasia - hanno però scritto i no green pass -. (...) Per questo motivo siamo stati coerenti con quanto avevamo anticipato e abbiamo deciso di revocare il preavviso. Ripetiamo: noi manifestanti abbiamo revocato il preavviso. Non c'è stato spazio per alcun accordo.  Se leggerete quindi di un percorso autorizzato, quello è il percorso prescritto dal questore". Ma i manifestanti, appunto, hanno già rivelato che il loro itinerario sarà diverso.

Il percorso prescritto dal questore

Nell'impossibilità di giungere a un accordo, il questore venerdì aveva emesso un provvedimento di prescrizione imponendo che, dopo il concentramento in piazza Fontana, l'iniziativa si svolgesse dalle 17 alle 21, in forma di corteo, ma lungo il seguente itinerario: piazza Fontana, piazza Duomo, via Mazzini, piazza Missori, corso di Porta Romana, viale Caldara, viale Regina Margherita, piazza V Giornate, viale Bianca Maria, corso XXII Marzo, viale Piceno, via dei Mille, viale Abruzzi, piazzale Loreto, corso Buenos Aires sino in piazza Oberdan.

"Nonostante le opinabili dichiarazioni dei promotori succedutesi nei giorni scorsi, con toni non in linea con una corretta interlocuzione con le istituzioni - si legge in una nota di via Fatebenefratelli - il paziente lavoro di contemperazione dei diritti e degli interessi svolto dalla Questura aveva portato a ridefinire un percorso plausibile che manteneva il passaggio nei pressi di alcuni punti indicati dai manifestanti, oltre che il transito attraverso piazza Duomo".

La proposta era stata elaborata col duplice obiettivo di consentire ai no green pass di manifestare tutelando al contempo obiettivi considerati sensibili e interessi di cittadini e commercianti milanesi, che già per 15 sabati hanno dovuto subire il passaggio dei no green pass. Ma l'ipotesi ha trovato la ferma opposizione degli organizzatori.

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