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Dal San Raffaele

Le ultime ore di Silvio Berlusconi in ospedale

Dalla finale di Champions League al lavoro per il suo partito Forza Italia: l'ultimo ricovero

Silvio Berlusconi è morto per la malattia che lo affliggeva da tempo: la leucemia mielomonocitica cronica. Venerdì aveva fatto ingresso in ospedale ufficialmente per accertamenti programmati da tempo ma improvvisamente anticipati. Poi sembrava essersi stabilizzato. Stando a fonti ospedaliere negli ultimi giorni aveva lavorato dall'ospedale e sabato sera si era concesso anche la finale di Champions League tra l'Inter e il Manchester City. Il calcio, la sua passione.

Tuttavia nella notte di lunedì il suo stato di salute è peggiorato. All'alba, alle 4, il professor Alberto Zangrillo si è recato d'urgenza al San Raffaele. E il successivo arrivo dei figli e del fratello al capezzale del Cavaliere, aveva fatto comprendere la gravità della situazione. Poi alle 9.30, la morte. Non i polmoni, non i reni: ad avere difficoltà era il midollo, per colpa della leucemia. Del resto, già venerdì 9 giugno gli esami a cui il leader azzurro veniva costantemente sottoposto per un monitoraggio attento della patologia ematologica avevano dato dei segnali. La Tac invece non aveva evidenziato altre patologie ed escludeva anche segni che potevano avere a che fare con la polmonite, il problema che nel precedente ricovero, conclusosi appena 20 giorni prima, lo aveva portato in terapia intensiva per una decina di giorni.

I valori emersi dagli esami di controllo avevano portato comunque alla decisione di anticipare, secondo quanto riportava il bollettino, i controlli programmati per la leucemia e di procedere al ricovero. Poi l'aggravarsi dello stato di salute nella notte. E il decesso. La leucemia mielomonocitica cronica (LMMC) è una malattia molto rara, ma tra le sindromi mielodisplastico-mieloproliferative è la più frequente. Questa malattia del sangue si caratterizza per un importante aumento di specifici globuli bianchi, ovvero monociti, e colpisce in particolare persone in età avanzata.

Silvio Berlusconi e i ricoveri in ospedale

Sempre più frequentemente dal 2019 Silvio Berlusconi è stato ricoverato in ospedale: prima gli strascichi del covid, poi per curare una colica renale. Nel 2020 nessuna notizia relativa ai suoi ricoveri trapelò, ma nel 2021, a gennaio, il leader di Forza Italia mentre si trovava nel Principato di Monaco è stato portato in ospedale un "problema aritmologico"; per l'occasione Zangrillo, medico di fiducia di Silvio, andò "d'urgenza" a Monaco per poterlo visitare di persona a causa di un aggravamento delle sue condizioni di salute. 

Ad aprile un nuovo ricovero al San Raffaele, lì Berlusconi rimase per quasi un mese per colpa di strascichi del covid, all'epoca nessuna informazione in più era stata data. A settembre nuovi controlli per accertamenti post covid lo costrinsero a tornare alla clinica.  A gennaio 2022 il leader fu ricoverato a causa di un'infezione: le sue condizioni di salute non erano gravi e dopo otto giorni ci furono le dimissioni, proprio dal nosocomio Silvio chiamò Sergio Mattarella che era stato riconfermato presidente della Repubblica.

Poi arriviamo al 2023: il primo ricovero il 30 marzo per alcune visite di controllo, in quell'occasione la degenza prolungata iniziò a destare i primi sospetti. Solo pochi giorni dopo il ricovero per alcuni controlli ecco che il 5 aprile 2023 arriva la notizia di una nuova corsa al San Raffaele per problemi polmonari e la conseguente degenza in terapia intensiva. Le sue condizioni erano particolarmente gravi per colpa di una polmonite bilaterale acuta e per la prima volta, ad aprile, si parlò dalla possibilità di una leucemia

A confermare la notizia del tumore del sangue fu il suo medico, Alberto Zangrillo, che comunicò anche che da circa due anni Berlusconi si stava curando proprio per quel tumore. Dopo giorni di miglioramento l'ex presidente lasciò la terapia intensiva per un reparto di degenza.

L'ultimo ricovero e la notizia della morte di Silvio Berlusconi

La paura poi si è fatta sempre più concreta il 9 giugno quando alla stampa giunse la notizia di un nuovo ricovero di Silvio Berlusconi, che era stato dimesso solo pochi giorni prima. Il Cavaliere era stato portato al San Raffaele per alcuni controlli, ma le sue condizioni si mostrarono subito molto gravi e infatti la compagna Marta Fascina non lasciò quasi mai la struttura sanitaria.

Quello che doveva essere un ricovero quasi di routine per degli "accertamenti programmati" si è poi trasformato in qualcosa di molto più grave e solo tre giorni dopo, lunedì 12 giugno, è arrivata la notizia della sua morte. I figli e il fratello sono corsi al capezzale dell'imprenditore e leader politico per porgergli l'ultimo saluto. 

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