Milano, inchiesta Mps: Profumo e Viola condannati a 6 anni e multati per 2,5 milioni
Condanna a 3 anni e 6 mesi anche all’ex presidente del consiglio sindacale Paolo Salvadori
L’ex presidente di Mps e attuale amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, è stato condannato a 6 anni di carcere nel processo sulle presunte irregolarità nella contabilizzazione dei bilanci approvati dall’istituto di credito senese nel periodo compreso tra il 2012 e il primo semestre 2015.
Il Tribunale di Milano ha anche condannato alla stessa pena l’ex amministratore delegato di Rocca Salimbeni, Fabrizio Viola, e 3 anni e 6 mesi all’ex presidente del consiglio sindacale Paolo Salvadori.
La pubblica accusa, rappresentata dai pm Stefano Civardi e Mauro Clerici, aveva chiesto l’assoluzione di tutti gli imputati dalle accuse di false comunicazioni sociali e aggiotaggio.
Per i due imputati anche una multa di 2,5 milioni di euro ciascuno. Il tribunale li ha ritenuti responsabili dei capi di imputazione B e C, e cioè per false comunicazioni sociali relative alla semestrale del 2015 e per aggiotaggio. Gli altri reati sono stati dichiarati prescritti e per alcuni è stata dichiarata l'assoluzione perchè il fatto non sussiste.
La banca invece è stata condannata a una sanzione di 800mila euro mentre per Paolo Salvadori, allora presidente del collegio sindacale, la pena è stata di 3 anni e 6 mesi.
"Leggeremo con attenzione le motivazioni e senz'altro presenteremo appello contro una sentenza che consideriamo sbagliata. Abbiamo sempre creduto nel corretto operato dei nostri assistiti": è il commento dell'avvocato Adriano Raffaelli, uno dei difensori di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola.