Discariche abusive e traffico illecito di rifiuti: nove arrestati, sequestrati 2 milioni di euro
Maxi operazione dei carabinieri. Sequestrati nove discariche e oltre due milioni di euro. I fatti
Facevano i soldi con i rifiuti. E per farsi rispettare non avevano paura di usare le maniere forti.
Nove persone, tutti italiani e tutti incensurati, sono state arrestate giovedì mattina dai carabinieri forestali di Milano e Pavia con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, alla creazione di discariche abusive, alla frode in commercio e al falso nelle pubbliche registrazioni. Nei guai insieme ai nove - sette in carcere e due ai domiciliari - sono finiti altri dodici uomini, per il momento indagati.
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Il gruppo, stando all'inchiesta coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Milano, avrebbe messo in piedi una vera e propria banda per dare vita a discariche abusive e per "muovere", fuori da ogni legge, grosse quantità di rifiuti. Durante le indagini, che hanno coinvolto anche le province di Pavia e Lodi, i militari hanno anche accertato un episodio di estorsione a mano armata e l'incendio di un capannone di stoccaggio dell'immondizia.
Insieme alle manette, i carabinieri hanno fatto scattare i sigilli per nove impianti per il trattamento dei rifiuti, tutti in provincia di Milano, e per dodici mezzi. Sui conti correnti delle società sono invece stati sequestrati due milioni e centomila euro.