Il Gbl, la sostanza che sfugge ai cani antidroga

Sono emersi ulteriori dettagli sul maxi-sequestro della cosiddetta "droga dello stupro", il Gbl, che diluito in gocce in un drink crea nella vittima la perdita della memoria e l'indebolimento cerebrale. Il sequestro è di circa 57mila dosi corrispondenti a 28 litri di sostanza. Il valore è di circa 600mila euro.

Trentadue persone sono state identificate, ventidue (in tutta Italia) arrestate: sono italiani e hanno età variabile, tra 16 e 37 anni. Si tratta di insospettabilli, spesso professionisti (avvocati, ingegneri e così via). Secondo quanto dichiarato dal tenente colonnello della guardia di finanza Massimo Manucci, la droga veniva acquistata su internet (sei siti web specializzati sono stati oscurati) e arrivava in Italia partendo dall'Olanda. Il costo di una bottiglia da un litro di Gbl è di 70 euro, e se ne ricavano 1.800 dosi. Il particolare importante è che i cani antidroga non riescono a intercettarla.

Tutto cominciò nel 2011, a marzo, con un controllo casuale di un ragazzo che non si era fermato all'alt della guardia di finanza. Il fermato ha rivelato di avere consumato il Gbl: da qui sono partite le indagini, risalendo ai canali online attraverso cui si recupera la sostanza. Sostanza che, come spiega sempre Manucci, provoca aritmia, danni a fegato e reni, perdita di memoria e sonno improvviso, anche se le sue conseguenze vengono ancora studiate. La guardia di finanza, comunque, nel giugno 2011 terminò quell'operazione arrestando e indagando persone in quasi tutte le regioni italiane.

Poi i militari riprodussero il meccanismo che, casualmente, aveva portato all'indagine. E adesso - individuato il mittente olandese - i finanzieri si sono sostituiti ai corrieri espresso e hanno consegnato personalmente ai destinatari i pacchi.