Fermato su un'auto rubata, scappa e apre il fuoco: uomo muore dopo sparatoria in strada

Quando ha visto polizia e carabinieri non ci avrebbe pensato un attimo e sarebbe fuggito. Poi, dopo un inseguimento a piedi, avrebbe aperto il fuoco contro i militari che gli davano la caccia. Quindi, sarebbe inciampato e si sarebbe ucciso con la sua stessa arma. 

Alba di sangue, quella di sabato, a Peschiera Borromeo, teatro della morte di un uomo - un quarantenne dell'Est Europa sembra residente nel bresciano -, deceduto dopo aver sparato contro le forze dell'ordine che lo braccavano.

Le strade della vittima e di carabinieri e polizia stradale si sono incrociate a Brescia, dove il quarantenne - che secondo quanto appreso da MilanoToday viaggiava a bordo di un'auto rubata, un'Audi A8 - è entrato nel mirino di agenti e militari, impegnati in un'indagine su una banda di ladri di auto di lusso, di cui probabilmente la vittima faceva parte.

Dopo averlo tenuto d'occhio per quasi cento chilometri - da Brescia al Milanese -, a Peschiera i militari si sarebbero dichiarati e il fuggitivo avrebbe cercato di scappare a piedi, dopo essere stato ormai circondato dalle forze dell'ordine. All’altezza di via 25 aprile, poi, avrebbe aperto il fuoco contro i carabinieri, sparando almeno quattro colpi. 

Difronte ad un bar al civico 94, però, l'uomo sarebbe inciampato e nella caduta avrebbe fatto partire accidentalmente un colpo di pistola dalla sua stessa arma, che lo avrebbe centrato al volto. Per lui, nonostante l’intervento di un’ambulanza e un’auto medica, non c’è stato nulla da fare. 

L'arma con la quale il quarantenne ha aperto il fuoco risulta rubata, a giugno scorso, nell'abitazione di un agente della polizia locale di Milano, che aveva regolarmente denunciato il furto. 

Nell'inseguimento e nella sparatoria, nessuno tra carabinieri e poliziotti è rimasto ferito. Sul caso indaga la compagnia di San Donato.