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Le indagini / Vialba / Via Cogne

Omicidio suicidio a Milano: uccide un uomo con le forbici, poi si getta nel vuoto

Un uomo si sarebbe buttato dal settimo piano di un edificio dopo aver ucciso un altro uomo nella sua abitazione

Un cadavere nel giardino condominiale, accanto a una pianta spezzata dall'impatto. Un altro nella camera da letto di un appartamento al primo piano. Teatro dell'omicidio suicidio il palazzo popolare di Mm al civico 4 di via Cogne, in zona Quarto Oggiaro. Le vittime sono due uomini: il 51enne Claudio Giannuario, che viveva proprio in quell'abitazione, e un uomo apparentemente nordafricano ancora da identificare perché senza documenti addosso.

Il primo cadavere a essere ritrovato ai piedi della palazzina è stato quello del 51enne, nato a Roma, residente da quasi quattro anni nella scala A del condominio a ringhiera gestito dal Comune di Milano attraverso MM. La chiamata al 112 è arrivata alle 23.30 circa, per quello che sembrava un 'semplice' suicidio. L'uomo, che per deambulare utilizzava delle stampelle, si sarebbe lanciato dall'ultimo piano dell'edificio probabilmente dopo aver ferito a morte il nordafricano durante una lite in casa.

Omicidio suicidio a Milano (Foto C. R. Guarino)

Il corpo senza vita dello straniero - apparentemente, perché l'uomo non aveva documenti addosso - è stato ritrovato qualche ora dopo nella camera da letto dell'appartamento del 51enne, chiuso regolarmente a chiave. Le chiavi erano in una tasca del giubbotto di Giannuario, anche per questo i detective escludono il coinvolgimento di altre persone. Aveva diverse ferite d'arma da taglio inflitte quasi certamente con delle forbici che i militari trovano al piano terra della palazzina. Una ferita, in particolare, era molto profonda e sulla testa.

Le indagini, condotte dal Comando provinciale dei carabinieri, proseguono adesso per cercare di capire l'identità della seconda vittima, la relazione tra i due e il movente dell'omicidio. I militari hanno fatto i rilievi all'interno dell'abitazione, seconda porta a sinistra sul corridoio al primo piano, per tutta la notte e per buona parte della mattinata. Ora stanno sentendo vicini e conoscenti del 51enne.

Lunedì mattina una vicina di casa del 51enne ha riferito ai cronisti che Giannuario condivideva l'appartamento con l'altro uomo. Un altro vicino ha raccontato che i due avevano già litigato nel pomeriggio davanti al supermercato Lidl. Sembra che l'appartamento di Giannuario fosse spesso teatro di "festini" molto animati, che spesso e volentieri finivano con discussioni e liti. Nel passato dell'uomo qualche piccolo precedenti legato alla frequentazione del centro sociale Leoncavallo, di cui era uno storico esponente. Sul suo corpo i militari hanno anche trovato alcune ferite da taglio alle braccia: è verosimile che prima di lanciarsi nel vuoto abbia cercato di farla finita con le stesse forbici usate per ammazzare l'amico. Un omicidio che - secondo i primi accertamenti - sarebbe avvenuto diverse ora prima del suo gesto estremo. 

Nel condominio quella casa al primo piano - ma non solo - era comunque nel "mirino". In una bacheca all'ingresso si legge una missiva inviata al sindaco della città, Giuseppe Sala e, per conoscenza, al questore, al direttore di MM, al Commissariato di via Satta e ai carabinieri della Stazione Musocco. I residenti scrivono che il cancello d'ingresso resta "spalancato" da anni per un guasto e che per questo motivo c'è un viavai di truffatori, spacciatori e venditori ambulanti. Non solo. Negli anni, scrivono nella lettera, sono aumentati i furti nelle case e le "liti e scazzottamenti" nel cortile tra persone estranee al condominio. "Siamo disperati", conclude il testo firmato dal comitato degli inquilini di via Cogne 4. Uno dei residenti collega quella lettera proprio alla presenza del 51enne nello stabile.

Aggiornamento (26 maggio 2023): L'altra vittima è stata identificata: è un italiano, Luigi Corsini.

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