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Omicidi

Ucciso e trovato ai piedi di un traliccio: dopo un anno non si sa chi ha accoltellato Stefano

Il giovane era stato trovato cadavere ai piedi di un traliccio dell'alta tensione tra Rho e Arese ma (per ora) non c'è nessun colpevole. Sul caso stanno indagando i carabinieri

È trascorso un anno e per il momento non è stato individuato nessun responsabile per la morte di Stefano Marinoni, il 22enne scomparso da Baranzate il 4 luglio del 2019 e trovato cadavere otto giorni dopo sotto un traliccio dell'elettricità in un'area verde tra Rho e Arese. La certezza è una sola: Stefano è stato ucciso a coltellate perché sul corpo, come emerso da un documento firmato dal pool di medicina legale guidato dall'anatomopatologa Cristina Cattaneo, sono state trovate ferite da arma da taglio. Per questo il pm Mauro Clerici aveva aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti.

dubbi attorno alla vicenda non sono diminuiti con il trascorrere dei mesi. Sul caso stanno indagando i carabinieri del nucleo investigativo di Milano, ma per il momento non è ancora chiaro cosa sia accaduto a Stefano. Non è chiaro chi abbia incontrato quando è uscito dai casa, non è chiaro perché fosse proprio in quel campo tra Rho e Arese dove è stato trovato cadavere, poco distante dalla sua Smart bianca parcheggiata con precisione millimetrica in uno stallo.

La scomparsa e la morte di Stefano Marinoni

Giovedì 4 luglio, prima di cena, Stefano Marinoni era uscito da casa con la sua Smart bianca. Aveva detto alla madre di essere diretto a Novate per incontrare tre amici - da cui però non è mai arrivato - e che sarebbe ritornato in 20 minuti. Aveva lasciato il portafogli a casa, probabilmente per dimenticanza. Il suo cellulare risultava spento da quella sera. E quella sera stessa erano cominciati gli appelli sui social per ritrovarlo.

Stefano viveva con la famiglia, genitori e due sorelle, in via Nazario Sauro a Baranzate. Aveva studiato a Milano, poi aveva cominciato a fare l'elettricista in una ditta del suo paese. Lavorava da luglio in un'impresa di Caronno Pertusella e la sua vita era apparentemente tra le più normali per un ragazzo della sua età: non era fidanzato ma aveva una vita sociale attiva e sopratutto non sembra avesse screzi né questioni sospese con qualcuno.

Dopo vari giorni di ricerche il suo cadavere è stato trovato attorno al mezzogiorno di venerdì 12 luglio. Il traliccio sotto il quale è stato rinvenuto è in un campo raggiungibile da via don Enrico Cantù, dov'era parcheggiata la Smart al cui interno i carabinieri hanno trovato il telefono del ragazzo. Non aveva segni di violenze evidenti, ma il corpo, che era in uno stato d'iniziale decomposizione, presentava una frattura allo sterno compatibile con un colpo: magari con un corpo contundente come una pietra.

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