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L'udienza

Il russo arrestato a Malpensa per contrabbando non vuole farsi estradare negli Usa

Ora partirà l'iter formale. L'uomo è accusato di contrabbando di componenti elettronici sensibili (che dagli Usa sarebbero finiti nelle armi russe) e di petrolio dal Venezuela

Artem Uss, l'imprenditore 40enne figlio di Aleksandr, governatore della regione russa di Krasnoyarsk, arrestato a Malpensa lunedì su mandato degli Stati Uniti, ha negato il consenso ad essere accompagnato oltreoceano davanti alla Corte d'Appello di Milano, venerdì mattina. Ora partirà quindi l'iter di estradizione. Entro 45 giorni gli Stati Uniti dovranno fornire il fascicolo con il capo d'imputazione; poi, entro sei mesi, la Corte d'Appello di Milano deciderà se estradarlo o no.

Uss è accusato di avere organizzato, dal 2018, un traffico illegale di componenti elettronici dagli Stati Uniti destinati ad essere installati su aerei, missili e radar, nonché un parallelo traffico di petrolio venezuelano (sotto embargo) con destinazione Russia e Cina, utilizzando una società tedesca di copertura, la Nba Gmbh, e altre società ramificate in tutto il mondo per eludere i controlli sulle reali destinazioni dei prodotti contrabbandati. Il socio, Yury Orekhov, è stato arrestato sempre lunedì, ma in Germania. L'indagine coinvolge anche altri quattro russi e due broker petroliferi venezuelani.

Mosca: "Vogliono intimidire business russo"

Il difensore di Uss, Vinicio Nardo, sta intanto preparando i documenti per chiedere la scarcerazione del suo assistito, puntando agli arresti domiciliari. Intanto, giovedì, l'ambasciata russa in Italia aveva fatto sapere di seguire da vicino la vicenda. Ma era intervenuta anche Maria Zakharova, portavoce del ministro degli esteri di Mosca, scagliandosi contro "le forze di sicurezza e i servizi segreti Usa", che "non faranno altro che espandere la loro caccia ai cittadini russi", aggiungendo che "azioni ostili di questo genere non rimarranno senza rappresaglia". Secondo Zakharova, l'arresto e la detenzione di Uss e Orekhov in Italia e in Germania viene considerata "la continuazione di una campagna di larga scala per catturare indesiderabili russi".

La portavoce aveva poi aggiunto che l'arresto "corrisponde a prendere ostaggi per far avanzare i loro obiettivi politici". E, in riferimento alle accuse di avere violato le sanzioni e gli embarghi per trafficare in componenti sensibili e petrolio, Zakharova aveva commentato che "alla luce del coinvolgimento di Washington in Ucraina come parte del conflitto, questo è un altro tentativo di mettere su un processo show per intimidire gli ambienti del business in Russia e all'estero". Zakharova aveva invitato i cittadini russi che abbiano "anche la minima ragione di sospettare un certo interesse da parte degli Usa" di evitare viaggi in paesi "non amici".

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