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Cronaca Porta Venezia / Corso Buenos Aires

Shaboo, ketamina, Mdma (nella tenda) e 38mila euro: i pusher traditi dalle 4 frecce

In manette due uomini. Sequestrati centinaia di grammi di ketamina, shaboo e Mdma

Troppa fretta per non avere nulla da nascondere. Due uomini sono stati arrestati martedì sera dalla polizia con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dopo essere stati sorpresi in possesso di centinaia di grammi di shaboo, ketamina, Mdma e migliaia di euro in contanti. 

Il primo a finire in manette è stato un 35enne, un cittadino cinese che in passato ha avuto guai con la giustizia per rissa, danneggiamento e partecipazione a gioco d'azzardo, ma mai per droga. Gli agenti della VI sezione della squadra mobile, guidati da Marco Calì e Massimiliano Mazzali, lo hanno notato fermarsi in auto davanti a un palazzo di corso Buenos Aires con le quattro frecce accese per poi entrare e riuscire, di corsa, dallo stabile. 

Attirati dall'attegiamento sospetto dell'uomo, gli agenti lo hanno bloccato poco distante - all'angolo con viale Tunisia - e hanno perquisito la sua macchina. E a quel punto i dubbi si sono trasformati in realtà, perché da sotto il volante di guida sono saltati fuori 5,2 grammi di shaboo, la metanfetamina dagli effetti più potenti della cocaina che viene venduta, e assunta, in dosi da 0,1 grammo. In tasca, invece, il 35enne aveva 1.500 euro in contanti, oltre che un mazzo di chiavi che ha portato i poliziotti dritti a un appartamento di via Ungaretti, dove sono stati sequestrati altri 152 grammi di shaboo - una quantità decisamente elevata -, 52 grammi di ketamina e una busta con 38mila euro in contanti. 

In contemporanea gli agenti della VI sezione hanno bussato anche alla porta dell'abitazione "visitata" dal 35enne poco prima. All'interno c'era un cittadino venezuelano di 45 anni, lui con precedenti specifici, che in casa, all'interno del pomello di una tenda, nascondeva 15 grammi di shaboo, 3 grammi di Mdma, 2 grammi di ketamina e una dose di cocaina. Nell'appartamento gli agenti hanno anche messo le mani su un quadernino con appuntati cifre e nomi, una sorta di "libro mastro" dello spaccio. È verosimile, ma le indagini proseguiranno, che il 35enne avesse raggiunto il "socio" per vendergli lo shaboo, che poi lui stesso avrebbe piazzato sul mercato. 

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