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Cronaca San Giorgio su Legnano / Via Acquedotto

Spara alla fidanzata e si uccide: lei salvata dal vicino eroe, ma è grave

È successo nel pomeriggio di lunedì 13 novembre a San Giorgio su Legnano, grave una donna di 36 anni

Prima le urla e la lite, poi gli spari. Cinque colpi. Tre a vuoto, uno ha ferito la sua compagna - che per cercare di scappare si era gettata nel vuoto -, un'altro mortale. Contro di sé. Tragedia in un condominio al civico 8 di via Acquedotto a San Giorgio su Legnano, hinterland nord-ovest di Milano, nel pomeriggio di lunedì 13 novembre. A sparare con una calibro 9 sottratta al "cognato", guardia giurata, è stato Sami Garcia 42enne, cittadino colombiano; ha ferito la donna che diceva di amare, una connazionale di 36 anni. Poi si è ammazzato, sempre utilizzando la stessa pistola.

Tutto è iniziato poco prima delle 13. La lite è nata nell'abitazione al secondo e ultimo piano in cui la coppia viveva da qualche mese insieme alla sorella di lei e al marito. Pochi istanti dopo l'alterco si è trasferito sul ballatoio. Proprio in questo frangente è intervenuto il vicino 28enne della coppia che stava uscendo di casa per andare a lavorare. "Sono salito per capire cosa stesse succedendo e mi sono trovato una pistola a un metro dalla faccia", ha riferito Antonio F. a MilanoToday. "Non sono affari tuoi, vattene", gli avrebbe detto il 42enne puntandogli la calibro 9 in faccia. L'uomo si è allontanato, è sceso in casa sua e ha chiamato il 112 e mentre i carabinieri stavano arrivando è uscito sul suo balcone di casa. "Ero pronto a indirizzarli, pronto per dirgli dove intervenire", ha puntualizzato Antonio F. Purtroppo la situazione è precipitata in pochi istanti.

Uomo spara alla fidanzata e si suicida - Foto Gemme

La 36enne, terrorizzata, ha tentato di rifugiarsi a casa di due anziani vicini di casa (per cui lavorava come badante), ma è stata inseguita dal compagno. Successivamente ha cercato di scappare sul balcone e anche qui è stata raggiunta. Come ultimo, disperato, gesto ha cercato di gettarsi dal terrazzino per sottrarsi alla furia del 42enne. Mentre stava precipitando nel vuoto è stata afferrata al volo dal vicino di casa. Gli spari sono partiti proprio in questo istante. Due colpi sono si sono conficcati sull'asfalto davanti al condominio, uno è finito sul balcone del vicino. Un'altro ha trafitto l'addome della donna.

"Antonio aiutami, Antonio aiutami", avrebbe detto la donna al 38enne. È quindi scattata la seconda chiamata al 112, sul posto sono intervenute due ambulanze e un'automedica. La donna è stata soccorsa dai sanitari e accompagnata in codice rosso all'ospedale di Legnano dove è stata sottoposta a un lungo intervento chirurgico. Le sue condizioni sono delicate. È in pericolo di vita. Lui, invece, è rientrato nell'abitazione degli anziani vicini di casa, si è chiuso in una camera e ha premuto l'ultima volta sul grilletto della calibro 9. Un colpo solo. In testa.

Il racconto del vicino eroe: "Le ha sparato mentre era in braccio a me"

I carabinieri del nucleo investigativo di Milano, guidati dal colonnello Antonio Coppola, hanno cristallizzato la scena del crimine. La procura di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo e il caso è stato affidato al Pm Massimo De Filippo. I punti oscuri sulla vicenda sono diversi. A partire da cosa abbia innescato la furia omicida. Secondo le prime informazioni sembra che non ci siano mai stati interventi delle forze dell’ordine per liti nella palazzina di via Acquedotto. Non solo, investigatori e inquirenti stanno cercando di capire come era conservata la pistola della guardia giurata. L'arma, infatti, avrebbe dovuto essere inaccessibile ad altri. In un luogo sicuro. Ma non è stato così.

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