Terremoto e morti nel centro Italia: i milanesi si mobilitano per aiutare
Per il sangue, Gallera: "Qualora l'Avis Regionale Lazio ci chiedere un aiuto invieremo sacche di sangue per far fronte all'emergenza". Al Parco di Trenno raccolta di indumenti
In queste ore molti italiani si stanno mobilitando per dare una mano alle popolazioni colpite dal terribile terromoto la notte tra martedì e mercoledì.
La Regione Lombardia "è pronta a dare il massimo sostegno anche sanitario ai territori fortemente colpiti dal sisma". Lo ha detto l'assessore al Welfare, Giulio Gallera.
"Ci siamo già mobilitati con l'invio di un elicottero da Milano e siamo pronti all'invio di altri mezzi di soccorso. L'area milanese rimarrà comunque presidiata grazie a un elisoccorso che abbiamo provveduto a dislocare. In merito alla necessità di sangue - ha concluso Gallera - sono in contatto con l'Avis Regionale Lazio e qualora ce lo chiederà invieremo sacche di sangue per far fronte all'emergenza". La Lombardia, inoltre, ha messo a disposizione 66 posti letto in Rianimazione e Chirurgia presso gli ospedali lombardi.
L'Azienda regionale emergenza urgenza ha comunicato di aver inviato intanto quaranta sacche di sangue nelle zone terremotate. Questi gli indirizzi delle sedi Avis milanesi anche se, per ora, è possibile donare solo in loco. Ma donare sangue fa sempre bene, a prescindere dal tipo di emergenza.
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Intanto, anche nel territorio ci sono raccolte di beni di prima necessità e viveri. Tutte iniziative partite dal basso anche se la protezione civile ha speigato che per il momento non sono necessari. Giovedì, al Parco di Trenno, ci sarà un evento dalle 15.30 alle 18.30, organizzato dalla Pubblica assistenza volontaria, in via Cascina Bellaria: servono coperte e vestiario (qui le informazioni). La Caritas Ambrosiana è in prima linea (qui tutte le iniziative). E' stata approntata una raccolta di beni e indumenti di prima necessità anche da PausaMi (via Villoresi) e a Cassano Magnago, con l'associazione di rugby (qui le informazioni).
Come regola, comunque, segnala la Protezione civile, è bene aspettare le richieste di volontari e le raccolte di cibo e vestiti organizzate piuttosto che cercare recarsi da soli verso Rieti, dove anche l'intento in buona fede potrebbe rallentare la macchina dei soccorsi.