Sondaggio Regionali: Pdl "mezzo morto", Pd primo partito al 27%
Anticipato un sondaggio commissionato a Swg dal Gruppo Pd in Regione: il Pdl "scompare" (rispetto al 2010, arriva al 12,5%), Pd primo partito e Grillo al 18%
Centrosinistra che si attesta al 40,5%. Centrodestra (Lega e Pdl) vicino al 30% e Terzo polo al 7%. Beppe Grillo sugli scudi, con oltre il 18%. Pd primo partito, al 27%. Pdl in caduta libera, vicino al 12,5%.
Sono queste alcune indicazioni di un sondaggio Swg, commissionato dal gruppo consigliare in Regione del Pd, che Affaritaliani ha anticipato. Le interviste sono state realizzate qualche giorno fa, tra il 6 e l'8 novembre, somministrate a circa mille persone rappresentative per età, sesso e professione all'insieme dell'elettorato lombardo.
Il Pd, come si è detto, si conferma primo partito: rispetto alle Regionali del 2010 (22,9%) guadagna 6,1 punti e si attesta sul 27%. Le intenzioni di voto vedono una crescita costante. A febbraio 2012 il Pd era al 24%, il 9 luglio al 25%, il 27 settembre al 26%, scrive Fabio Massa per Affaritaliani.
Crolla l'Italia dei Valori. Alle Regionali 2010 prese il 6,3%. Il partito di Di Pietro è rimasto stabile fino al 27 settembre 2012. Ma nell'ultima rilevazione si attesta al 3%. Cresce invece Sel, che guadagna nell'ultimo mese e mezzo quasi un punto percentuale, e arriva al 6,5%. Stabile il Psi (1%).
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Sul fronte opposto, il Pdl è in netta discesa. Alle Regionali 2010 prese il 31,8%. A febbraio era stimato al 22, a luglio al 15. Il 27 settembre le intenzioni di voto erano calate ulteriormente di un altro punto e mezzo. All'8 novembre, solo il 12,5% dei lombardi sarebbero intenzionati a votare per il partito di Berlusconi.
Pur se in forte calo rispetto alle Regionali (26,2%) la Lega Nord è in parziale ripresa. Da settembre avrebbe riguadagnato mezzo punto, attestandosi al 15%. Nel Terzo Polo, l'Udc guadagna un punto e arriva al 5%. In discesa Fli (da 2,5% a 2%). Infine, il Movimento 5 Stelle.
Secondo la rilevazione Swg, riporta sempre Affaritaliani, gli uomini rappresentati da Beppe Grillo passano dal 19,5 di luglio, al 17 di settembre al 18 di oggi. Surclassando così pesantemente il Pdl, ma rimanendo nettamente staccati rispetto al Pd.
