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Cronaca

Sardone ancora minacciata nel campo rom: "Casseforti abbandonate in giro"

Nuova visita al campo rom di via Monte Bisbino per la consigliera leghista, dopo il blitz della polizia

Nuova visita al campo rom di via Monte Bisbino per Silvia Sardone, consigliera comunale e deputata europea della Lega. "Ho contato una decina di casseforti abbandonate nel torrente imputridito a due passi dal campo", il commento di Sardone. Il 9 maggio la polizia aveva fatto irruzione, staccando una trentina di allacciamenti abusivi all'energia elettrica e portando in questura sei persone.

La consigliera leghista chiede al Comune di Milano, nel cui territorio si trova l'insediamento, l'immediata chiusura: "È diventato un'oasi di illegalità senza eguali in città e non solo". Sardone si era presentata al campo rom pochi giorni prima dell'intervento della polizia, ed era stata anche presa a sassate da alcuni. "Mi hanno accusata di essere la responsabile del distacco di corrente, tra nuovi insulti e minacce", afferma ora: "È il segnale che siamo sulla strada giusta".

Per Stefano Pavesi, sempre della Lega, consigliere del Municipio 8, "il modello Monte Bisbino è fallimentare. Dopo ladri acrobati, borseggiatrici, minacce di morte a politici e giornalisti, minori usati per lanciare sassi e mattoni contro chi osa denunciare l’illegalità diffusa, cos’altro deve succedere prima che qualcuno decida di chiudere definitivamente questo campo rom abusivo?".

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