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Olimpiadi invernali, l'idea del Coni: Milano capofila, alleanza con Torino e Bormio

Si raccolgono le idee per la candidatura italiana ad ospitare l'edizione del 2026

Sarà Milano la città designata per le olimpiadi invernali del 2026? Diversi segnali fanno pensare che la strada potrebbe essere tutta in discesa. L'Italia non fa mistero di voler conquistare la manifestazione, ma per il momento le "autocandidate" sono Torino e il Veneto. Tuttavia la decisione finale spetta al Coni, il comitato olimipico, che avrebbe un piano per mettere tutti d'accordo. 

Così, anche se il sindaco Giuseppe Sala ha fatto capire che ufficialmente Milano non è candidata, alla fine proprio il capoluogo lombardo potrebbe essere capofila di una candidatura italiana che si snoda da Torino a Bormio. Nella città della Valtellina, in particolare, dovrebbero disputarsi le gare del comparto sciistico eccetto il fondo, che sarebbe ospitato nella cornice del Castello Sforzesco, ovviamente con neve artificiale.

A Torino andrebbero alcune discipline minori come il bob e lo speed skating. A Milano si utilizzerebbero gli impianti esistenti (il Palalido per l'hockey su ghiaccio, il Forum per il pattinaggio) e, magari, almeno questo è il sogno, si potrebbero utilizzare i finanziamenti ad hoc del comitato internazionale olimpico per costruire il palazzo dello sport, che in città non c'è dal 1985, quando fu abbattuto dopo il tetto crollato in seguito ad una storica nevicata.

Nella zona di Rogoredo e Porto di Mare, infine, potrebbe essere realizzato il villaggio olimpico, destinato poi a rimanere eredità della città, magari in forma di residenza per universitari. Si vedrà nel 2019, quando proprio a Milano si terrà il summit del Cio per scegliere chi ospiterà le olimpiadi invernali nel 2026.

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