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la diretta instagram / San Siro

Stadio a San Siro, Beppe Sala ha un piano B

Il sindaco tenta di convincere Milan e Inter a rimanere al Meazza, ma in caso contrario San Siro non sarà un progetto abbandonato

Il sindaco di Milano Beppe Sala ha un piano B per San Siro. Lo ha spiegato oggi, 13 marzo, nella sua prima diretta Instagram per la rubrica ‘Cose in Comune’. Il tema era proprio quello dello stadio, argomento forse non urgente come lui stesso ha sottolineato, ma che sta a cuore a molti cittadini. E su cui era importante fare chiarezza. Il primo cittadino ha spiegato le varie tappe di questa storia e le (non) conclusioni raggiunte con i team di Milan e Inter. Ma nel caso in cui le due squadre milanesi dovessero abbandonare definitivamente il progetto Meazza, allora Sala avrebbe, seppur a malincuore, un piano alternativo. 

“Se una partita è gestita dal Comune di Milano o da quello di San Donato, con tutto il rispetto, cambia molto. Noi per le partite mettiamo in campo circa 200 vigili. Se il Milan dovesse spostarsi, il nuovo comune quanti agenti dovrebbe assumere?”. Beppe Sala ha snocciolato una serie di ragioni per cui i club calcistici milanesi dovrebbero essere spinti a sposare la causa San Siro. “E, poi, la gente come ci arriva? Come parcheggia? E i vincoli urbanistici? Non dico sia impossibile, ma conosco le regole dell’amministrazione pubblica e vi dico che non è una passeggiata”, ha detto in diretta il sindaco. 

WeBuild dovrebbe essere la valida alternativa. “Milan e Inter hanno bisogno di patrimonializzare e per farlo acquistare uno stadio sarebbe la cosa migliore, anche in termini di garanzia per eventuali finanziamenti - ha spiegato Sala -. Con il costo del denaro e i tassi di interesse attuali io sto offrendo a Milan e Inter un investimento molto più limitato permettendo alle due di rimanere insieme e garantendo a tifosi, milanesi e al Comune che si migliori il quartiere”, insiste il primo cittadino che più volte si è detto affezionato al Meazza. 

La soluzione alternativa

Ma San Siro non è solo calcio. “Se alle squadre non dovesse interessare nemmeno il progetto WeBuild, non potrei mai immaginare di lasciare San Siro abbandonato”, ha detto Beppe Sala rispondendo a una domanda arrivata via mail. La via più plausibile è quella dei concerti: “Il mondo della musica è un business significativo. La prima via che proverei è questa, e ho già preso contatti: farei riferimento a due o tre multinazionali che si sono dette interessate”, ha spiegato il primo cittadino. 

Beppe Sala si è concentrato molto sulla questione economica che Milan e Inter dovrebbero affrontare, la leva per il convincimento dei due club. “Non dovrei dirlo, ma lo dico: siamo nel post Berlusconi e Moratti che hanno messo soldi di tasca loro per salvare le squadre. Non ci sono più questi imprenditori che facevano ‘follie’, ci sono realtà che non possono permettersi di collezionare perdite e devono stare attente ai bilanci”. Il sindaco, nel caso di risposta positiva da parte delle società calcistiche milanesi, ha proposto due soluzioni per la cessione del Meazza, chiaramente con bando pubblico: o in maniera definitiva e immediata o concedendo a Milan e Inter il diritto di superficie per 90 anni, considerando che “il Comune non vuole guadagnarci, bensì minimizzare i rischi”.

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