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Maran e Parnasi: "Chi viene da me capisce subito che non si fanno offerte inopportune"

L'assessore all'urbanistica chiarisce insieme al sindaco Sala i passaggi degli incontri con i collaboratori di Parnasi sullo stadio del Milan

Luca Parnasi e i suoi collaboratori incontrarono realmente Giuseppe Sala, sindaco di Milano, e Pierfrancesco Maran, assessore all'urbanistica, ma quest'ultimo ha precisato di non avere ricevuto esplicitamente una offerta diretta dall'entourage dell'imprenditore romano arrestato con altre otto persone per la vicenda dello stadio della Roma, e questa mancanza di offerta esplicita potrebbe essere la risposta alla domanda serpeggiante nel centrodestra milanese, che pur riconoscendo un plauso all'assessore si è chiesto perché non avesse denunciato i palazzinari.

«Ho appreso che avevano questo intento dall'intercettazione», ha spiegato Maran. Un'espressione a lui attribuita, diventata subito "virale", «a Milano non si usa», viene dall'assessore spiegata nel senso che «è una risposta alla prima volta che uno ti dice "magari oltre alla procedura c'è dell'altro" e tu dici che non c'è».

La vicenda è emersa dalle intercettazioni pubblicate sull'ordinanza di custodia cautelare: durante un dialogo tra collaboratori di Parnasi, uno spiegava all'altra che avevano tentato un avvicinamento, una «entratura», offrendo un appartamento all'assessore milanese, ricevendo un secco "no": «Non posso prendere in giro i miei elettori», ha affermato Maran a chi lo aveva avvicinato stando all'intercettazione. 

«Credo - ha aggiunto ora Maran - che la stragrande maggioranza di chi fa politica lo fa per passione e senza nessun altro tipo di interesse dietro». E poi: «Credo che chi viene a fare una riunione nel mio ufficio capisca subito che non c'è spazio per fare richieste inopportune e mi sembra che sia quello che hanno percepito i soggetti che parlano al telefono».

Il primo incontro è stato tra Sala e Parnasi, indicato dal Milan come interlocutore per il nuovo stadio dei rossoneri, mentre Maran incontrava alcuni collaboratori di Parnasi. «Da noi sono venuti con l'interesse particolare per costruire lo stadio del Milan allo Scalo Farini», ha specificato Sala: «Noi abbiamo risposto nello stesso modo in tempi diversi, ossia io sarei ben contento se il Milan facesse uno stadio, solo che a Scalo Farini non lo vedevamo molto. Gliel'ho detto io, Maran li ha incontrati poco dopo di me tanto è vero che a quanto ho capito la famosa frase intercettata era riferita in particolare al tema di Farini».

Sala ha spiegato di avere cercato, insieme a Maran, di spingere Parnasi e il Milan a «ipotesi più decentrate e periferiche, tanto è vero che l'ultima ipotesi era Sesto, su cui io non avevo nulla in contrario». D'altra parte, ha aggiunto Maran, «allo Scalo Farini abbiamo promesso di farci un parco e non uno stadio, e negli scali abbiamo messo impegno. Uno non può stravolgere progetti così».

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