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Lunedì, 29 Aprile 2024
Bambini

Il virus che spaventa i pediatri in vista dell'autunno non è il covid

A fare il punto è Rino Agostiniani, nel direttivo della Società italiana di pediatria

"Oggi Sars-CoV-2 nei bambini sani circola, ma non dà sintomi gravi. Inoltre c'è poco impegno clinico in caso di malattia. Però è chiaro che vanno tutelati anche i fragili. In questo momento non serve fare allarmismo, che mi pare eccessivo, o rilanciare paranoie sul rientro a scuola. Resta valida la necessità di una maggiore ventilazione delle aule, perché la scuola rimane comune un fattore di rischio per le malattie infettive". A fare il punto con l'Adnkronos Salute è Rino Agostiniani, tesoriere e nel direttivo della Società italiana di pediatria (Sip), ex presidente della società scientifica. 

"Un bambino con una malattia infettiva - prosegue - è una fonte di contagio se va a scuola. Quindi, non avendo al momento una direttiva particolare, ci rimettiamo anche al buon senso dei genitori che, se vedono sintomi sospetti, un raschietto alla gola o un malessere generale, potrebbero fare il tampone per il covid e verificare. Altrimenti dovrebbe prevalere il buon senso e far rimanere il bambino a casa".

Spaventa di più il virus Rsv che il covid

"In vista dell'autunno il virus che mi spaventa è Rsv, il virus respiratorio sinciziale, più del covid. Perché i dati epidemiologici che abbiamo avuto negli ultimi 2 anni ci dicono che siamo stati impegnati molto anche a livello ospedaliero. Quindi - conclude Agostiniani - dobbiamo essere calmi e tranquilli nel prepararci ai prossimi mesi, sapendo bene che la prevenzione si fa con i vaccini, soprattutto per i più fragili".

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